Parco nazionale marino e riserva di Malindi: differenze tra le versioni

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Il Parco marino e la riserva di Malindi sono una delle principali regioni costiere dell'Africa e del mondo intero per lo sviluppo della barriera corallina. La loro importanza è enorme in quanto le barriere coralline forniscono cibo e reddito alle comunità costiere, nonché altri beni e servizi di importanza strategica per l'economia nazionale, inclusi turismo, pesca e protezione delle coste. Ecologicamente, i coralli sono i principali costruttori di strutture di scogliere e riduzioni dell'abbondanza dei coralli e cambiamenti nella struttura della loro comunità provocano un declino della biodiversità, dei servizi ecologici e della produzione della pesca ed anche cambiamenti climatici.<ref>{{cita|Tsofa et al.|pag. 1-2}}.</ref>
 
Uno studio condotto nel 2015 ha evidenziato che nell'area del parco marino sono presenti 25 specie di [[corallo]]. Le specie più diffuse sono quelle del genere ''[[Porites]]'' e nella parte più vecchia della barriera (''Old coral garden'', nella zona meridionale del parco) le specie dei generi ''[[Montipora]]'', ''[[Turbinaria]]'' e ''[[Acropora]]''. Nella zona più nuova della barriera, (''New coral garden'', nella zona centrale del parco) oltre alle ''Porites'' sono presenti i generi ''[[Astreopora]]'' e ''[[Pocillopora]]''. In questa area del parco, trattandosi di una zona molto frequentata dai turisti, i coralli subiscono molte rotture, in particolarequelli ramificati e incrostanti, che spiegano la loro scarsa abbondanza in questa sezione. Infine, nella barriera corallina del nord, che è una zona a basso utilizzo a causa della sua esposizione all'oceano aperto e solitamente caratterizzata da forti onde che inibiscono l'attracco, sono stati incontrati 15 generi di coralli, con iil generi digenere ''[[Millepora]]'' come i generigenere più dominantidominante. Questa situazione favorisce la rigenerazione di coralli e lo sviluppo di alcune specie, in particolare la Millepora incrostante e i coralli massicci come ad esempio le specie di ''[[Favia (zoologia)|Favia]]''.<ref>{{cita|Tsofa et al.|pag. 2-4}}.</ref>
 
== Note ==