Scuola di specializzazione all'insegnamento secondario: differenze tra le versioni

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== Storia ==
L'istituzione delle SSIS fu stabilita con la legge 19 novembre 1990, n. 341<ref>Art. 4 comma 2 legge 19 novembre 1990, n.341, con sede presso e università.</ref>. Il decreto del [[Ministero dell'università e della ricerca|MIUR]] del 26 maggio 1998 ne stabilì i criteri generali. Era organizzata in modalità interateneo a livello regionale, con accesso a numero chiuso (stabilito ogni anno dal [[Ministero dell'Università e della Ricerca]]). Per alcuni anni le SSIS rappresentarono il principale canale di abilitazione all'insegnamento nelle scuole secondarie, consentendo agli specializzati l'iscrizione nelle graduatorie permanenti provinciali del personale [[docente in Italia]].
 
Con la legge 27 dicembre 2006, n. 296 ([[legge finanziaria]] per l'anno 2007) però, le graduatorie permanenti furono trasformate in graduatorie ad esaurimento. Fu stabilito che gli ultimi specializzati SSIS ad avere diritto ad iscriversi in tali graduatorie sarebbero stati quelli dell'VIII ciclo (svoltosi negli anni accademici 2006-2007 e 2007-2008).<ref>Art. 1 del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 giugno 2004, n. 143</ref> Ciononostante, il MIUR fece partire ugualmente anche il IX ciclo (svoltosi nel 2007-2008 e 2008-2009), i cui specializzati quindi non avrebbero potuto iscriversi alle graduatorie ad esaurimento. A seguito di vari ricorsi, nel [[2009]] il [[MIUR]] decise di riaprire eccezionalmente le graduatorie, consentendo l'iscrizione anche agli abilitati del IX ciclo. Nel frattempo era stata disposta da parte del [[Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca della Repubblica Italiana|Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca]] [[Mariastella Gelmini]] la sospensione del X ciclo<ref>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/21/Gelmini_insegnanti_trasferta_poi_restino_co_9_080721056.shtml|Gelmini: insegnanti in trasferta? Sì, ma poi restino almeno 5 anni|07-06-2010|data=21-07-2008|opera=Corriere della Sera|editore=RCS|cognome=Benedetti|nome=Giulio}}</ref>.