Gandolfo di Tongres: differenze tra le versioni

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|immagine = Basiliek van Onze-Lieve-Vrouw-Tenhemelopneming (Maastricht) 20080913 stained glass Monulphus Gondulphus.jpg
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{{Bio
|Nome = Gandolfo
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== Biografia ==
Secondo la ''Vita Gundulfi,'' scritta nel XII secolo, Gandolfo era parte della dinastia degli antichi re di Colonia, discendente dal parricida [[Cloderico]]. Era figlio di [[Munderico]] e fratello di [[Bodogisel]]. Entrambi i fratelli, Bodogisel e Gandolfo, furono allevati alla corte di re [[Clotario I]], probabilmente a [[Soissons]].<ref name="Settipani">{{Cita|Settipani|2000}}.</ref>
{{Citazione|Gandolfo, figlio del defunto [[Munderico]], che il re [[Teodorico I (Merovingi)|Teodorico]] aveva messo a morte, era grande nel regno di [[Austrasia]], ma più grande e più nobile davanti a Dio. Fu nutrito [allevato] con il duca Bodogisel, suo fratello, nel palazzo del re [[Clotario I|Clotario]]; quando si vide inondato di onori dal re Teoberto, disse nella sua vecchiaia a [[Arnolfo di Metz |Arnolfo]], figlio di [[Bodogisel]]: «Ascoltami, amato nipote. Il giudizio di Dio iniziò quando permise a Munderico di perire con la spada, lui, il figlio del parricida [[Cloderico]]. Preghiamo Cristo di togliere a noi l'ira dalle nostre teste, poiché l'Onnipotente ha detto: punirò le tue iniquità fino alla terza e quarta generazione». Abbandonando il secolo [morendo], abbracciò la vita monastica e dopo la morte di Monulfo, all'età di settantasei anni, fu eletto da tutti gli abitanti di [[Tongeren]] e consacrato vescovo. (Settipani 2000, p. 203)}}
Dopo la divisione del regno dei Franchi alla morte di Clotario I, Gandolfo entrò al servizio del nuovo re di Austrasia, [[Sigeberto I]] e quella dei suoi successori, [[Childeberto II]] e [[Teodeberto II|Teoberto II]]. Quest'ultimo lo fece viceré di Austrasia alla sua ascesa al trono nel [[596]].
 
Allo stesso tempo, divenne il tutore di suo nipote [[Arnolfo di Metz|Arnolfo]], orfano a causa morte di suo padre Bodogisel nel [[589]]. Pieno di onori, abbandonò i suoi privilegi alla corte per rifugiarsi nella vita monastica. Quando aveva settantasei anni, gli abitanti di Tongres (oggi [[Tongeren]]) lo scelsero come vescovo, intorno al [[600]]. Morì sette anni dopo, <ref>{{Cita| name="Settipani|2000}}.<" /ref> e venne seppellito nella [[basilica di San Servazio]].
 
== Ipotesi genealogiche ==
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== Bibliografia ==
 
* Christian Settipani, Les Ancêtres de Charlemagne, Paris, 1989, 170  p. (ISBN  2-906483-28-1)
** Christian Settipani, Les Ancêtres de Charlemagne  : 2° édition, revue et corrigée, Oxford, P & G, Prosopographia et Genealogica, coll.  « Occasional Publications / 16 », 2014 (1re  éd. 1989), 347  p. (ISBN  978-1-900934-15-2)
* Christian Settipani, « L'apport de l'onomastique dans l'étude des généalogies carolingiennes », dans  Onomastique et Parenté dans l'Occident médiéval, Oxford, Linacre College, Unit for Prosopographical Research, coll.  « Prosopographica et Genealogica / 3 », 2000, 310  p. (ISBN  1-900934-01-9), p.  185-229
*{{Cita libro|nome=P.|cognome=Sigismund Tagage|traduttore=A. Tardier|titolo=Basilique Saint Servais|ed=Schnell & Steiner GmbH|anno=2008|pp=23|ISBN=978-3-7954-6086-0}}
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