I promessi sposi: differenze tra le versioni

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=== Le fonti ===
Le fonti cui Manzoni attinse per la ricostruzione delle vicende della Milano Seicentesca e di alcuni personaggi furono essenzialmente: il ''Mediolani Historia Patriae'' di [[Giuseppe Ripamonti]] (1573-1643), monumentale storia di Milano ricchissima di informazioni sulla [[peste del 1630]] <ref>{{Cita|Tellini|p. 154}}.</ref>, sulla vicenda di don Bernardino Visconti, il personaggio storico cui Manzoni si ispirò per l'Innominato) e sulla tragica storia di suor [[Monaca di Monza|Marianna de Leyva]]<ref name=":2">{{Cita|Varotti|p. 26}}.</ref>; l'''Economia e statistica'' di [[Melchiorre Gioia]] (1763-1829), fonte utile per ricostruire il panorama sociale ed economico della Lombardia spagnola e quindi il grave stato di miseria in cui versava la popolazione, costretta ad emigrare in Paesi vicini quali la [[Repubblica di Venezia]]<ref name=":2" />. ''La Monaca'' (''La Religieuse'') di [[Denis Diderot]], modello che ha potuto arricchire d'immaginazione la mente del Manzoni riguardo a suor Gertrude, anche se il critico Giovanni Macchia ne sottolinea la distanza perché «serrato in tutte le sue parti come un'opera filosofica», e quindi lontana dal realismo che Manzoni invocava<ref>{{Cita|Macchia|p. 88}}.</ref>. Da ricordare è anche lo scritto ''De Pestilentia'' di Federigo Borromeo, dalla cui lettura Manzoni si ispirò in generale per l'ambientazione della Milano devastata dal morbo, e più in particolare per l'episodio della madre di Cecilia<ref>{{Cita|Fandella-Langella-Frare|p. 147}}.</ref>. Infine, come ricordato dal Manzoni nel capitolo XXXI, per la nitida narrazione della pestilenza l'autore si servì anche del ''Ragguaglio dell'origine et giornali successi della gran peste'' di [[Alessandro Tadino]]. Il critico [[Giovanni Getto]] ha proposto come una possibili fonti anche la seicentesca ''Historia del cavalier perduto'' dello scrittore vicentino [[Pace Pasini]].
 
Il critico [[Giovanni Getto]] ha individuato una fonte nella seicentesca ''Historia del cavalier perduto'' dello scrittore vicentino [[Pace Pasini]]. Sono state altresì rilevate notevoli analogie con la storia di un signorotto, Paolo Orgiano, che tiranneggiava nel basso Vicentino nel paese di [[Orgiano]].<ref>Lo studioso Claudio Povolo, dell'Università di Venezia, ha pubblicato, a questo proposito, il testo ''Il romanziere e l'archivista''. [http://www.vicenzanews.it/it/territorio/4-orgiano-la-storia-che-ispiro-manzoni]</ref>
 
=== Caratteristiche generali ===