Guerra del Dominio: differenze tra le versioni

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→‎Invasione del Quadrante Alpha da parte del Dominio: Ho corretto l'errore relativo al numero di navi stellari della Federazione e del Dominio coinvolte nella battaglia per la riconquista di Deep Space Nine, durante l' "Operazione Ritorno".
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Nella tarda primavera del 2374 era ormai chiaro che la Federazione e l'Impero Klingon stavano lentamente perdendo la guerra. I numerosi vantaggi strategici del Dominio, come ad esempio sensori a lunghissimo raggio per monitorare i movimenti nemici, la rapida costruzione di vascelli o ancora le avanzate tecniche di combattimento Jem'Hadar, provocarono dei grandi danni nei primi mesi della guerra. La Federazione e l'Impero stavano volgendo verso un'azione di ritirata, ripiegando di settore in settore evacuando le loro navi. Anche l'occultamento spesso non funzionava in quanto i sensori tachionici del Dominio potevano facilmente penetrare la schermatura. Più tardi, Sisko convinse i vertici della Flotta Stellare che il punto chiave strategico del conflitto non andava visto in ciascun pianeta del Quadrante Alfa, ma piuttosto in Deep Space Nine: così, in quella che fu chiamata "Operazione Ritorno", una flotta costituita da elementi di tre comandi federali fu riunita, con la partecipazione della Forza di Difesa Klingon, allo scopo di riconquistare la stazione e destabilizzare l'alleanza fra Dominio e Cardassia.
 
Attraverso i fronti, passarono delle voci che sostenevano che Dukat fosse prossimo a smantellare il campo minato. La notizia costrinse la Flotta Stellare e l'Impero Klingon, le cui flotte non avevano ancora raggiunto DS9, a lanciarsi in un attacco disperato (Episodio: "Aiuta gli audaci"). Non avendo nulla da perdere, la Federazione lanciò il suo assalto (conosciuto come la Battaglia di Bajor) con 600627 navi contro 1254 vascelli dell'Alleanza Cardassia/Dominio; grazie anche all'intervento dei Klingon, la USS Defiant riuscì ad oltrepassare le linee nemiche ed a dirigersi verso il tunnel spaziale - essendo il campo minato disabilitato - grazie ai grandi sforzi del maggiore Kira, Rom, Odo ed alcuni ufficiali della Milizia Bajoriana di DS9. Nel disperato e futile tentativo di rallentare le 28.0002800 navi del Dominio che si stavano riversando nel tunnel dal Quadrante Gamma, Sisko entrò nel tunnel e fu allora che i [[Profeti (Star Trek)|Profeti]] decisero di intervenire. Apparentemente, Sisko non aveva portato a termine il proprio compito come Emissario dei Bajoriani. Prevedendo che Sisko sarebbe morto nel suo coraggioso tentativo di fermare le forze del Dominio che stavano arrivando, i Profeti decisero di impedire ciò. Non si sa per certo cosa accadde alla flotta del Dominio mentre stava attraversando il tunnel; la flotta era (citando [[Miles O'Brien]]) "just gone": era semplicemente scomparsa. Con il morale dei Cardassiani a terra e con più di 200 navi dell'Alleanza distrutte durante l'azione di attacco verso la stazione, il nemico abbandonò Terok Nor, e la Federazione riprese nuovamente il controllo di essa. Notare che con la flotta in ritirata e le armi disattivate dal movimento di resistenza, la stazione non avrebbe potuto essere adeguatamente protetta dal Dominio, così come la Federazione non poteva essere abbastanza in forze da inseguire la flotta nemica in ritirata. La vittoria della Federazione tramite "[[deus ex machina]]" (attraverso, cioè, un intervento divino) costò a Gul Dukat non solo il proprio posto come capo di Stato a Cardassia, venendo rimpiazzato da Damar, ma anche la vita della propria figlia e la sua sanità mentale. (Episodio: "Il sacrificio degli angeli")
 
=== Dopo l'"Operazione Ritorno" ===