Sampierdarena: differenze tra le versioni

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==== Altri edifici civili ====
* '''Torre Cantore'''. Costruita negli [[anni 1960|anni sessanta del Novecento]] su parte dell'area dell'ex oleificio Moro e terminata nel 1968, è alta 92&nbsp;m. È formata dalla torre vera e propria, con 22 piani di abitazioni e da un corpo di fabbrica di sette piani, a essa collegato, adibito a uffici. È il sesto più alto edificio di Genova.<ref name="sampnet"/><ref>[http://skyscraperpage.com/cities/?buildingID=10235 Scheda della "Torre Cantore" su skyscraperpage.com]</ref><ref>[http://skyscraperpage.com/diagrams/?searchID=67553790 Gli edifici più alti a Genova su skyscraperpage.com]</ref>
* '''Torre Sampierdarena'''. Costruita anch'essa negli [[anni 1960|anni sessanta del Novecento]] su un terreno in forte pendenza, è comunemente chiamata "il grattacielo di via G.B. Monti". Adibita ad abitazioni, fu terminata nel 1962; è alta {{M|90&nbsp;||m|nl=X}} e ha 22 piani dal lato a valle (18 rispetto all'ingresso a monte). È il settimo più alto edificio di Genova.<ref>[http://www.sanpierdarena.net/MONTI%20GB%20via%20.htm Il "grattacielo di via G.B. Monti" su www.sanpierdarena.net]</ref><ref>[http://skyscraperpage.com/cities/?buildingID=12714 Scheda del "grattacielo di via G.B. Monti" su skyscraperpage.com]</ref>
* '''Palazzo dei Pagliacci'''. Il cosiddetto Palazzo dei Pagliacci (corso L.A. Martinetti, 55), costruito all'inizio del [[XX secolo|Novecento]], si distingue dagli altri caseggiati della via per la sua facciata in stile [[Architettura modernista|modernista]]. Il nome che gli fu attribuito popolarmente faceva riferimento alla figura di un [[clown]], dipinta in origine sulla facciata e oggi scomparsa. Lo stile appare fortemente ispirato al [[secessione viennese|secessionismo viennese]], ma non se ne conosce il progettista. Negli [[anni 1960|anni sessanta]] rischiò la demolizione per lasciare spazio a un [[parcheggio|autosilo]], ma per iniziativa di enti pubblici e privati venne sottoposto a [[vincolo culturale|vincolo]], quale espressione di uno stile e di una cultura che aveva caratterizzato uno specifico periodo storico: costituisce infatti l'unica testimonianza a Genova della transizione dal [[Art Nouveau|liberty floreale]] a quello geometricamente lineare. Rimasto comunque abbandonato per anni, venne ristrutturato nel 1997.<ref name="sampnet"/><ref>[http://www.opengenova.org/cercamemoria/364#sthash.9ixI8rHo.dpbs Il Palazzo dei Pagliacci su www.opengenova.org] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150227202320/http://www.opengenova.org/cercamemoria/364 |data=27 febbraio 2015 }}</ref><ref>[http://www.vincolimap.it/img/Vincoli_Monumentali/foto/0700108352_fta41940.jpg Palazzo dei Pagliacci: immagine allegata al decreto di vincolo]</ref><ref>AA. VV., ''Il Palazzo dei Pagliacci: un esempio innovativo e stimolante a Genova nel panorama dell'architettura liberty'', Istituto di architettura e tecnica urbanistica della Facoltà di ingegneria dell'Università di Genova, 1983</ref>
* '''Tôre di ballin'''. Un'interessante testimonianza del passato industriale è quanto resta della cosiddetta "tôre di ballin" (torre dei pallini). Costruita verso la fine dell'Ottocento, faceva parte dello stabilimento dei fratelli Sasso, specializzato nella produzione di [[pallini da caccia|pallini e pallettoni da caccia]], che si trovava nell'attuale via P. Reti. L'alta torre, ben visibile in fotografie d'epoca, era utilizzata nel processo di fabbricazione dei pallini. Il [[piombo]] fuso attraverso un setaccio veniva fatto cadere dall'alto in una vasca piena d'acqua: le gocce di metallo al contatto con l'acqua solidificavano formando i pallini. Negli [[anni 1980|anni ottanta]], esaurita la funzione per la quale era stata costruita, venne drasticamente ridimensionata in altezza.<ref name="torri"/><ref name="guidadidgenova"/><ref>[http://www.sanpierdarena.net/RETI%20%20Paolo%20via.htm La "torre dei ballin" su www.sanpierdarena.net]</ref><ref>[http://www.genovacards.com/genova/delegazioni/sampierdarena30.html Panorama da Coronata: al centro dell'immagine la "torre dei ballin"]</ref>