Laudivio Zacchia: differenze tra le versioni

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Fu poi nunzio a [[Venezia]] dal 12 maggio 1621 al 16 dicembre 1623.
 
[[Papa Urbano VIII]] lo elevò al rango [[cardinale|cardinalizio]] nel [[concistoro]] del 19 gennaio [[1626]]. Il 9 febbraio ricevette la berretta rossa con il titolo di cardinale presbitero di san Sisto. Nel 1629 optò per il titolo di san Pietro in Vincoli.
 
Si dimise dal governo della diocesi nel 1630 a favore del nipote Gasparo Cecchinelli. Fu protettore della [[Repubblica di Genova]] dal 1631 alla morte.
 
Nominato inquisitore generale della Chiesa, specialmente deputato per l'[[eresia]], fece parte del collegio inquirente contro [[Galileo Galilei]], tuttavia non sottoscrisse la sentenza del 22 giugno [[1633]]<ref>[http://www.minerva.unito.it/Storia/GalileoTesti/GalileoSentenzaOriginale.htm Testo della sentenza in lingua originale e italiano corrente]</ref>.