Ratifica: differenze tra le versioni

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==Diritto internazionale==
La ratifica è una delle quattro fasi che compongono il procedimento ''in forma solenne'', per lo più utilizzato per stipulare i trattati internazionali. Tale procedimento comincia con la fase dei [[Negoziato|negoziati]], cui seguono la [[firma]] o [[parafatura]], che non vincolano ancora lo Stato ma si limitano a garantire l'autenticità del testo firmato e approvato dai plenipotenziari; vi è poi la ratifica, che avviene con diversi procedimenti interni.
 
L’ulteriore attività dello Stato rappresentato, per perfezionare la stipula, può chiamarsi ratifica, accettazione, approvazione, notificazione o accessione, ed è compiuta usualmente da un soggetto diverso (organo costituzionale o di diritto interno) dal plenipotenziario: il coinvolgimento del [[Parlamento]] è una costante, anche se nel Regno Unito la "madre di tutti i Parlamenti" fino al 2010 disponeva di un potere cognitivo meramente eventuale e, a tutt'oggi, esso è piuttosto ridotto rispetto all'autorizzazione parlamentare alla ratifica presente nelle principali democrazie moderne.