Arietà: differenze tra le versioni

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In [[logica]], [[matematica]], e [[informatica]], l''''arietà''' (sinonimi: '''tipo''', '''adicità''' e '''rango''') di una [[Funzione (matematica)|funzione]] o di una un'[[operazione aritmetica|operazione]] è il numero degli argomenti o [[operando|operandi]] che richiede la funzione. L'arietà di una [[Relazione (matematica)|relazione]] è il numero dei domini nel [[prodotto cartesiano]].
 
Il termine deriva dagli aggettivi "unario", "binario", "ternario"... "n-'''''ario'''''", ed è principalmente usato in riferimento ad operazioni.
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== Uso della terminologia ==
 
Il termine "arietà" è raramente impiegato nell'uso quotidiano. Per esempio, piuttosto che dire che "l'arietà della operazione di [[addizione]] è 2" o che "l'addizione è una un'operazione di arietà 2", si dice solitamente che "l'addizione è un'[[operazione binaria]]".
 
In generale il nome delle funzioni o degli operatori con una data arietà si ottiene combinando un prefisso latino con il suffisso "-ario". Il prefisso latino da usare è il tema del corrispondente numerale distributivo latino [https://web.archive.org/web/20070928225847/http://www.jessiegietl.com/Latinnum.html], con l'eccezione di ''singuli'', al quale si preferisce ''uni'', benché in latino esistesse ''singularius'':
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=== Nullari ===
 
A volte è utile considerare una [[costante]] come una un'operazione di arietà 0, sicché la si chiama "nullaria" (o semplicemente "''zero-aria''").
 
=== Unari ===