5º Battaglione paracadutisti "El Alamein": differenze tra le versioni

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Il V Battaglione paracadutisti viene costituito il 1° settembre 1941 all’interno del 2º Reggimento paracadutisti, parte della nascente Divisione Paracadutisti, presso la Regia Scuola paracadutisti di Tarquinia (VT). Il [[reggimento]] comprende un Comando, la [[Compagnia (unità militare)|compagnia]] cannoni da [[47/32 Mod. 1935]], ed i battaglioni paracadutisti V, VI e VII. L’anno successivo il V Battaglione, oramai maturo nei ranghi e nell’addestramento all’aviolancio, partecipa all’approntamento per l’Operazione “C3”, la presa d’assalto della roccaforte britannica di Malta. Nel luglio 1942 il battaglione si trova così impegnato in esercitazioni in Puglia, quando arriva l'ordine di dispiegamento in Africa Settentrionale. Lo stesso mese la Divisione Paracadutisti è rinominata Divisione di fanteria “Folgore” (185ª). Contestualmente i reggimenti vengono rinumerati ed il 2º Reggimento paracadutisti diviene [[186º Reggimento paracadutisti "Folgore"|186º Reggimento fanteria "Folgore"]], mantenendo i suoi 3 battaglioni originari. Il V Battaglione, per un totale di circa 600 uomini al comando del Maggiore [[Giuseppe Izzo]], è composto dalle compagnie Comando, 13ª, 14ª e 15ª. Ciascuna compagnia comprende un plotone comando e tre plotoni paracadutisti.
 
Da Ostuni, in Puglia, il V Battaglione raggiunge Atene (Grecia) per via ferroviaria, attraverso i Balcani. Successivamente, dalla capitale greca viene trasferito via aerea asull’aerocampo di Bu Amud, nei pressi di Tobruk. Dopo 15 giorni di riorganizzazione a Tobruk l’unità raggiunge El Daba, sede del Comando della Divisione “Folgore”, dove gli viene dato l’ordine di sostituire in prima linea un battaglione del 12° Reggimento bersaglieri, nel settore di Gebel Kalach.
 
Dopo circa una settimana sulle posizioni di Gebel Kalach, il V Battaglione viene traferito su automezzi nel settore di Bab El Qattara, per rilevare un battaglione di paracadutisti tedeschi su Forte Menton, un gruppo di opere difensive permanenti. Il V Battaglione si prepara a partecipare alla battaglia di Alam Halfa (nota anche come 2ª battaglia di El Alamein per alcuni storici), svoltasi dal 31 agosto al 6 settembre 1942. Sulle nuove posizioni il Battaglione viene fatto subito oggetto di violenti bombardamenti aerei e di artiglieria, che provocano le prime perdite. Da Forte Menton, in attesa dell’avanzata, i paracadutisti conducono aggressive azioni di pattuglia. Svanita la possibilità di aviolanciarsi sul nemico, i paracadutisti diventano presto entusiasti nel prendere parte a pattuglie, una modalità di combattimento che enfatizza le loro doti di intelligenza, spregiudicatezza e coraggio. E ben presto l’audacia di tali azioni inizia ad alimentare la fama della “Folgore” in entrambi i lati del fronte. Una di tali pattuglie, comandata da un Ufficiale del VII Battaglione e composta da elementi tratti dal V, VII e 2° Gruppo Artiglieria “Folgore”, viene attaccata di notte da cinque trasporti cingolati "Bren Carrier". La pattuglia contrattacca con bombe a mano, catturandone uno e mettendo in fuga gli altri. Protagonisti della cattura sono il Sottotenente Giovanni Stassi e i caporali Pasquali e Giorgi, tutti della 14ª compagnia del V Battaglione. Il trofeo viene comunque assegnato al VII Battaglione.<ref>{{Cita libro|titolo=P. Caccia Dominioni e Giuseppe Izzo, Takfìr – cronaca dell’ultima battaglia di Alamein, Mursia, Milano 1994, pp. 182-183}}</ref>