Dimostrazione della irrazionalità di e: differenze tra le versioni

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Nel 1840, [[Joseph Liouville|Liouville]] pubblicò una dimostrazione dell'irrazionalità di <math>e^2</math><ref>{{Cita pubblicazione|cognome= Liouville |nome= Joseph |rivista= Journal de Mathématiques Pures et Appliquées |titolo= Sur l'irrationalité du nombre ''e'' = 2,718… |serie= 1 |volume= 5 |pp= 192 |anno= 1840}}</ref> seguita dalla dimostrazione che quest'ultimo non è neanche una radice di un polinomio di secondo grado a coefficienti razionali.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome= Liouville |nome= Joseph |rivista= Journal de Mathématiques Pures et Appliquées |titolo= Addition à la note sur l'irrationnalité du nombre ''e'' |serie= 1 |volume= 5 |pp= 193–194 |anno= 1840}}</ref> Questo ultimo risultato implica che <math>e^4</math> è irrazionale. Le sue dimostrazioni erano simili a quella di Fourier dell'irrazionalità di <math>e</math>. Nel 1891, [[Adolf Hurwitz|Hurwitz]] spiegò come è possibile dimostrare attraverso la stessa strategia che <math>e</math> non è una radice di un polinomio di terzo grado a coefficienti razionali.<ref>{{Cita libro|cognome1= Hurwitz |nome1= Adolf |anno= 1933 |annooriginale= 1891 |titolo= Mathematische Werke |volume= 2 |capitolo= Über die Kettenbruchentwicklung der Zahl ''e'' |editore= Birkhäuser |città= Basel |pp= 129–133}}</ref> In particolare, <math>e^3</math> è irrazionale.
 
Più in generale, <math>e^q</math> è irrazionale per ogni <math>q</math> razionale diverso da zero.<ref>{{Cita pubblicazionelibro|cognome1=Aigner |nome1=Martin |wkautore1= Martin Aigner |cognome2=Ziegler |nome2=Günter M. |wkautore2=Günter M. Ziegler |titolo=[[Proofs from THE BOOK]] |editore=[[Springer-Verlag]] |città=Berlin, New York |anno=1998|pp=27–36|isbn=978-3-642-00855-9|doi=10.1007/978-3-642-00856-6|edizione=4th}}.</ref>
 
==Note==