Polvere nera: differenze tra le versioni

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== Fabbricazione ==
Non si ottiene la polvere nera semplicemente mescolando nitrato di potassio, zolfo e carbone, ma esiste un ciclo di lavorazione di queste tre sostanze. Prima occorre ridurre lo zolfo ed il carbone in polveri impalpabili e con una granulometria inferiore agli 80 micrometri.
Poi si miscela lo zolfo con il carbone in un mulino a sfere per 8-12 ore.
Aggiungere il nitrato di potassio ai combustibili, assieme ad una soluzione alcolica (che deve contenere almeno 80% di alcool etlicoetilico, metilico oppure isopropilico).
La pasta ottenuta si omogeneizza in un macinatore centrifugo (frullatore, impastatore, ecc.). per 30-40 secondi.
Poi lascia asciugare l'impasto tramite essiccazione a bassacirca 150-200 temperatura°C (da evitare forni, fornelli, microonde, ecc.).
L'impasto asciutto va polverizzato delicatamente con un pestello, ottenendooppure con un piccolo mortaio in legno, ceramica o ottone.
Si ottiene una polvere omogenea e molto infiammabile.
 
Per la lavorazione sono molto utili setacci in acciaio (per separare ed uniformare le particelle di polvere più sottili dei combustibili), uno o più macinatori gravitazionali a sfere, un frullatore.
Poi occorrono sfere di acciaio da 30 mm, da 19 mm e da 12,7 mm.
Possono tornare utili pure sfere di tungsteno da 10 mm.
A seconda del tipo di fabbricazione e del carbone utilizzato, si possono ottenere polveri con diverse velocità di combustione, anche a parità di dosaggio degli ingredienti.
 
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