Achille Papa: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = italiano
}}
[[File:Desenzano del Garda-Lapide al Gen. Achille Papa.jpg|uprightverticale|thumbminiatura|Lapide sulla casa di nascita]]
 
== Biografia ==
Achille Papa nacque a Desenzano del Garda nel 1863 da Antonio Papa e Teresina Girardini. La coppia ebbe nove figli ma solo tre raggiunsero l'età adulta. Il padre, commerciante e proprietario di un piccolo negozio di generi misti a Desenzano, mandò Achille prima all'[[Istituto tecnico industriale statale Benedetto Castelli|Istituto tecnico di Brescia]] e poi alle scuole Candelero a [[Torino]] per preparare gli esami d'ammissione alla [[Accademia militare di Modena]].<ref>{{Cita|Campostrini 2014|p. 13}}.</ref>
 
Fu ammesso all'Accademia nel 1880 che terminò due anni più tardi con il grado di [[sottotenente]]. Ancora nel 1882 fu assegnato al [[47º Reggimento addestramento volontari "Ferrara"|47º Reggimento fanteria]]. Nel 1884 fu promosso [[tenente]] e assegnato al [[5º Reggimento alpini]] per passare poi nel 1892 come [[capitano]] al Battaglione Alpini Val Susa, allora alle dipendenze del [[4º Reggimento alpini]].<ref>{{Cita|Campostrini 2014|p. 14}}.</ref>
 
Si sposò nel 1895 e dal matrimonio nacquero tre figli. Con la moglie intrattiene una fitta corrispondenza epistolare durante la [[Prima guerra mondiale]], pubblicata in parte per la prima volta nel 1937 nel libro ''Col cuore e con la spada''. Nel 1902, dopo un incarico come ufficiale di stato maggiore, ritornò in fanteria presso il [[73º Reggimento fanteria "Lombardia"|73º Reggimento]] per passare poi ad altri reggimenti di fanteria. Nella primavera del 1915 superò l'esame per diventare colonnello e il 1º aprile assunse il comando del dell'81º Reggimento fanteria.<ref>{{Cita|Campostrini 2014|p. 14-19}}.</ref>
 
=== Prima guerra mondiale ===
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==== Monte Zovetto e Monte Pasubio ====
Il 6 giugno il generale Papa si trovò con la Liguria sulla linea del fronte sull'[[Altopiano dei sette comuni|Altopiano di Asiago]] a sud di [[Cesuna]] nella zona del Monte Zovetto - Magnaboschi. Papa dopo una prima ricognizione ordinò subito il rafforzamento delle linee. Il 14 giugno il Iº Corpo d'armata austro-ungarico sotto il comando del generale [[Karl von Kirchbach auf Lauterbach]] lanciò l'ultima azione offensiva della Strafexpedition proprio sulle linee tenute dalla Brigata Liguria. La brigata sotto il comando di Papa resistette per tre giorni ai bombardamenti dell'artiglieria austro-ungarica e ai continui attacchi della fanteria imperiale subendo perdite notevoli. Il 16 gli austro-ungarici sospesero l'azione offensiva e il giorno seguente la Liguria fu ritirata dal fronte. Per la difesa dello Zovetto gli fu conferito l'[[Ordine militare di Savoia]].<ref>{{Cita|Campostrini 2014|p.63-66}}.</ref>
 
Il 2 luglio 1916 la 10ª Brigata di montagna austro-ungarica sotto il comando del [[brigadiere]] Karl Korzer rafforzato con il 1º Reggimento [[Kaiserjäger]] sferrò l'attacco contro il [[Dente Italiano]] e [[Cima Palon]] sul [[Monte Pasubio]]. L'obiettivo principale, l'occupazione della la cima più alta del Pasubio fallì. Il giorno seguente la Brigata Liguria sotto il comando di Papa fu trasferita sul Pasubio per rimpiazzare le perdite della battaglia. Come di consuetudine Papa ordinò il rafforzamento della linea occupata dalla Lora alla Cima Palon fino al Corno del Pasubio. Iniziò così un lungo e meticoloso lavoro di fortificazione sul Pasubio. Papa con il suo bastoncino, che diventò il suo marchio, continuò ad ispezionare tutta la linea, ascoltando il parere dei soldati che occupavano i singoli settori. Oltre alla costruzione di trincee, postazioni, ricoveri in galleria, si occupò anche della costruzione di un sistema logistico con la messa in opera di acquedotti e teleferiche per garantire la fornitura d'acqua e rifornimenti per migliorare così la precaria situazione dei soldati in prima linea. Nelle vicinanze delle [[Porte del Pasubio]] fece costruire una piccola città di baracche, chiamato in seguito ''El Milanin''. Alcune queste baracche furono nel dopoguerra utilizzate per la costruzione del [[Rifugio Achille Papa|Rifugio]] a lui intitolato.<ref>{{Cita|Campostrini 2014|p.69-72}}.</ref>
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==== Sull'Altopiano della Bainsizza ====
[[File:Desenzano del Garda - Monumento al generale Papa.jpg|thumbminiatura|Monumento a Desenzano del Garda]]
Il 13 agosto 1917 partì dal Pasubio con dispiacere per partecipare con la 44ª Divisione, composta principalmente dalle Brigate Venezia e Aquila, alla [[Undicesima battaglia dell'Isonzo]]. A metà settembre dopo essere stato collocato come riserva di armata alle dipende della [[3ª Armata (Regio Esercito)|3ª Armata]] passò alle dipendenze della [[2ª Armata (Regio Esercito)|2ª Armata]] sotto il comando del generale [[Luigi Capello]] e si trovò di nuovo con la sua divisione sulla line del fronte sull'[[Altopiano della Bainsizza]] a pochi chilometri da [[Gorizia]]. Il 29 settembre 1917 dopo un meticoloso lavoro di ricognizione diresse con successo l'attacco contro quota 800, poi denominata ''quota Papa'' al limite meridionale dell'Altopiano della Bainsizza presso la località Madoni.<ref>{{Cita|Campostrini 2014|p.98-107}}.</ref>
 
Pochi giorni dopo, il 5 ottobre 1917, fu colpito sulla stessa quota durante una delle sue ispezioni della prima linea da una pallottola esplosiva sparata da un cecchino austro-ungarico. Morì il primo pomeriggio dello stesso giorno in un vicino posto di medicazione in località ''Sveto'' per emorragia, nonostante una operazione di emergenza eseguita dal personale dell'ospedale chirurgico al campo ''Città di Milano''. Sul letto di morte gli fu conferita la seconda Medaglia d'argento al valor militare per la conquista di quota 800. Nel novembre 1917 fu insignito anche con la [[Medaglia d'oro al valor militare]].<ref>{{Cita|Campostrini 2014|p.111 e 120}}.</ref><ref>{{Cita|Col Cuore 1937|p. 130}}.</ref>
 
Le sue spoglie furono tumulate nel [[cimitero dei quattro generali]] vicino a [[Oslavia]] e nel 1938 traslate nel Sacrario Militare di Oslavia dove si trova tuttora la sua tomba.
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Vicino al luogo della sua morte e precisamente sul monte Gomila, m. 816, durante la guerra chiamata quota 800, nell'insediamento di [[Battaglia della Bainsizza]] (''Bate'') del comune [[Slovenia|sloveno]] di [[Nova Gorica]] si trova un monumento a piramide in suo onore, recentemente entrato a far parte del [[Parco della Pace del Monte Sabotino]] (''Sabotin Park Miru'').
 
A lui furono intitolati un [[Generale Achille Papa (cacciatorpediniere)|cacciatorpediniere]] della [[classe Generali]] della [[Regia Marina]], varato nel [[1921]] e affondato nel [[1943]], e una caserma a Brescia, ormai dismessa, sede del [[20º Battaglione meccanizzato "Monte San Michele"|20º Battaglione di Fanteria Meccanizzata]].
 
Riportano invece ancora il suo nome il Rifugio Achille Papa, una scuola elementare nella sua città natale Desenzano e la trentunesima galleria della [[strada delle 52 gallerie]] del Monte [[Pasubio]], scavate in occasione dei combattimenti della prima guerra mondiale, lunga 72 metri.<ref>{{cita|Gattera 2007|pagg. 105|harv=}}.</ref>.
 
Desenzano gli eresse nel 1937 sul lungolago un monumento su progetto dell'architetto [[Giancarlo Maroni]]. L'aquila sopra il monumento è opera dello scultore [[Renato Brozzi]] e fu donato da [[Gabriele d'Annunzio]]. Il mezzobusto di Achille Papa inserito nello stesso monumento è invece opera di [[Timo Bortolotti]].<ref>{{Cita|Campostrini 2014|p.146}}.</ref>
 
== Onorificenze ==
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}}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=|titolo=Col cuore e con la spada. Lettere del Generale Achille Papa|editore=Rassegna il Fante|città=Milano|anno=1937|isbn=|cid=Col Cuore 1937}}
* {{cita libro|autore=Edoardo Campostrini|titolo=Lo chiamavano papà. Biografia militare e familiare del generale Achille Papa|editore=Liberedizioni|città=Brescia|anno=2014|isbn=978-88-95787-98-5|cid=Campostrini 2014}}
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* {{cita libro|autore=Vittorio Martinelli|titolo=Un generale bresciano nella Grande Guerra: Achille Papa, medaglia d'oro: Sasso di Stria, Monte Nero, Altipiano d'Asiago, Pasubio, Bainsizza|editore=Zanetti|città=Montichiari|anno=1989|isbn=no|cid=Martinelli 1989}}
 
== Voci correlate ==
* [[Rifugio Achille Papa]], sul [[Monte Pasubio]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* «[http://www.treccani.it/enciclopedia/achille-papa/ {{Maiuscoletto|Papa, Achille}}]», in ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana|Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]], Roma (online)
* [http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=1407 Lapide commemorativa] sulla casa natale
* {{cita web|url=http://www.isontino.com/p.php?d=gorizia&p=sacrario|titolo=Il sacrario militare di Oslavia|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060628052308/http://isontino.com/p.php?d=gorizia&p=sacrario|dataarchivio=28 giugno 2006}}
 
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