Olivacci: differenze tra le versioni

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La festa del Santo, celebrata il 21 Settembre di ogni anno, è sempre stata molto sentita anche da tutti gli abitanti dei paesi vicini che si incontravano a Olivacci per la funzione religiosa e per un momento di festa.<ref name="fai" /><ref>{{Cita web|url=http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=85952&Oratorio_di_San_Matteo_degli_Olivacci__Granaglione|titolo=Oratorio di San Matteo degli Olivacci|accesso=10 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.fondoambiente.it/luoghi/olivacci-oratorio-di-san-matteo?ldc|titolo=Olivacci. Oratorio di San Matteo|sito=[[Fondo Ambiente Italiano|FAI]]|accesso=10 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.pianurareno.org/?q=node/1297|titolo=P.Balletti, R.Zagnoni (a cura di), Dizionario toponomastico del Comune di Granaglione, Gruppo di studi Alta Valle del Reno-Nuèter, Porretta Terme 2001, pag.145.}}</ref>
 
Lungo la strada Via Antica dei Biagioni, che era la strada principale, prima della costruzione dell'Antica Traversa di Pracchia, esiste un vecchio lavatoio utilizzato dalle donne del paese fino agli anni sessanta. Il luogo dove sorgono l'antico pozzo e il vecchio lavatoio, la cui costruzione è risalente al 1879, è chiamato "Fosso della Fontana" e adiacente al fosso dove le abbondanti acque trovano a valle lo sbocco nel fiume Reno. Il Fosso della Fontana era una risorsa insostituibile per la vita quotidiana di ogni giorno, sia per approvigionarsi di acqua ad uso domestico, sia per fare il bucato, fin quando iniziò, dagli anni sessanta, anche qui lo spopolamento dei borghi montani. Durante la Giunta del sindaco Angiolino Marconi (1947-1951), vide l'allacciamento all'acquedotto comunale per la gioia e il benessere degli abitanti .Il lavatoio rimase, a seguito dello spopolamento, abbandonato e dimenticato. I lavori del suo ripristino, iniziati nel 2016, si sono conclusi con la sua inaugurazione l'8 settembre 2018 a cura dell'Associazione Culturale Olivacci e Dintorni e dell'Amministrazione Comunale di Alto Reno Terme, riportando una testimonianza importante del territorio montano, di usi e costumi scomparsi.<ref>{{Cita (news|url=https://www.renonews.it/alto-reno-terme/2018/10/24/alto-reno-terme-olivacci-storia-di-un-vecchio-lavatoio/)|titolo=ALTO RENO TERME – Olivacci: storia di un vecchio lavatoio|data=24 ottobre 2018|ito=Renonews|accesso=1° aprile 2020}}</ref>
 
Al km 10 della traversa di Pracchia sottostante al borgo, si trova un cippo (Forra Olivacci, cippo del Partigiano) in ricordo del partigiano Lodovico Venturi di Frassignoni caduto assieme ad un soldato russo aggregato durante uno scontro a fuoco a seguito dell'uccisione del Generale tedesco Wilhelm Crisolli, comandante della 20 Luftwaffe-Feld-Division ad opera di partigiani che avevano la base a Pian del Sale (Monte dei Trogoni).<ref>{{Cita web|url=http://resistenzatoscana.org/monumenti/granaglione/cippo_a_venturi/|titolo=Cippo a Venturi}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2002/09/12/ZP803.html|titolo=58 anni fa il sacrificio di Venturi Partigiano della «Bozzi» (...)}}</ref>