Valentina Cortese: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m fix
Riga 29:
Nel 1958 la Cortese si ritirò temporaneamente dalle scene in seguito allo sfortunato matrimonio con il collega [[Richard Basehart]], che aveva sposato il 24 marzo 1951 e da cui divorziò nel 1960. Dalla loro unione nacque [[Jackie Basehart|Jackie]], divenuto anche lui attore. A seguito della gravidanza, l'attrice dovette rinunciare alla proposta giunta direttamente da [[Charlie Chaplin]] per il ruolo della protagonista femminile nel film ''[[Luci della ribalta]]'' (1952), poi assegnato a [[Claire Bloom]]<ref>In una intervista rilasciata a [[Pino Strabioli]] nel programma ''Colpo di scena'' ha confessato di ricordare l'esperienza americana come interessante, avendo potuto lavorare con i grandi attori e registi che ammirava sugli schermi, ma non certo entusiasmante visto il suo desiderio di ritornare in Italia.</ref>.
 
[[File:Ragazza1963Bava-Cortese.png|miniatura|sinistra|Valentina Cortese in una scena del film ''[[La ragazza che sapeva troppo (film 1963)|La ragazza che sapeva troppo]]'' di [[Mario Bava]] (1963)]]<blockquote>L'attrice tornò alla ribalta anche in Italia con i film ''[[Barabba (film 1961)|Barabba]]'' (1961) di [[Richard Fleischer]], interpretato accanto ad [[Anthony Quinn]], [[Silvana Mangano]], [[Vittorio Gassman]] ed [[Ernest Borgnine]], e ''[[La ragazza che sapeva troppo (film 1963)|La ragazza che sapeva troppo]]'' (1963) di [[Mario Bava]]. Nel 1964 duettò con [[Ingrid Bergman]] in ''[[La vendetta della signora]]'' di [[Bernhard Wicki]]. L'anno successivo venne diretta da [[Federico Fellini]] in ''[[Giulietta degli spiriti]]'' (1965). Venne richiamata negli Stati Uniti, insieme a [[Rossella Falk]], per interpretare il ruolo di una sofisticata contessa italiana nel film ''[[Quando muore una stella]]'' (1968) di [[Robert Aldrich]], accanto a [[Kim Novak]] e [[Peter Finch]]. Tra i vari film girati in Italia in quegli anni, si segnalano le sue partecipazioni alla bizzarra commedia ''[[Toh, è morta la nonna!]]'' (1972) di [[Mario Monicelli]] e nel drammatico ''[[Imputazione di omicidio per uno studente]]'' (1972) di [[Mauro Bolognini]].</blockquote>Dopo alcune partecipazioni a importanti produzioni televisive italiane, come ''[[I Buddenbrook (miniserie televisiva)|I Buddenbrook]]'' (1971), ove fu diretta da [[Edmo Fenoglio]], l'incontro con [[Giorgio Strehler]] e il teatro misero ulteriormente in mostra le sue qualità di attrice drammatica. Nel 1970 venne diretta da [[Maximilian Schell]] nel film di produzione elvetica ''[[Erste Liebe]]''. Due ruoli secondari, ma rilevanti, riportarono Valentina Cortese alla ribalta internazionale all'inizio degli anni settanta: in ''[[La barca sull'erba]]'' (1970) di [[Gérard Brach]], con [[Claude Jade]] e [[Jean-Pierre Cassel]], interpretò la madre esaltata di [[John McEnery]]; recitò quindi con [[Richard Burton]], [[Alain Delon]] e [[Romy Schneider]] in ''[[L'assassinio di Trotsky]]'' (1972) di [[Joseph Losey]], in cui interpretò la moglie di [[Leon Trotsky]]. Dopo questi due film ottenne uno dei sui ruoli più celebri in ''[[Effetto notte (film)|Effetto notte]]'' (1973) di [[François Truffaut]], in cui impersonò la matura e fragile diva del cinema Severine, al fianco di [[Jean-Pierre Léaud]], [[Jean-Pierre Aumont]] e [[Jacqueline Bisset]]. La pellicola fu premiata con l'[[Oscar al miglior film straniero]] e la Cortese ottenne una candidatura all'[[Oscar alla miglior attrice non protagonista]]. La vincitrice di quell'anno per quella categoria, [[Ingrid Bergman]], durante la cerimonia di consegna del premio si scusò pubblicamente con la collega e amica Cortese, affermando che secondo il suo parere era proprio l'attrice italiana a meritarlo pienamente.
 
Nonostante l'intensa attività teatrale e i ruoli in produzioni internazionali, negli anni settanta la Cortese continuò a partecipare a numerosi film italiani, commedie, polizieschi, horror talora di modesto rilievo. Nel suo ultimo film americano, ''[[Ormai non c'è più scampo]]'' (1980) di [[James Goldstone]], lavorò con [[William Holden]], [[Jacqueline Bisset]] e [[Paul Newman]]. Nel 1987 partecipò al film ''[[Via Montenapoleone (film)|Via Montenapoleone]]'' di [[Carlo Vanzina]], tratteggiando con la consueta intensità una madre dell'alta borghesia incapace di accettare l'omosessualità del figlio. Nel 1988 prese parte a ''[[Le avventure del barone di Munchausen (film 1988)|Le avventure del barone di Munchausen]]'' di [[Terry Gilliam]] in cui interpretò il doppio ruolo di Daisy/Regina della Luna, al fianco di [[Robin Williams]].
Riga 119:
*''Béatrice ou la servante folle'', cortometraggio, regia di [[Dominique Delouche]] (1959)
*''[[Square of Violence]]'', regia di [[Leonardo Bercovici]] (1961)
*''[[Barabba (film 1961)|Barabba]]'', regia di [[Richard Fleischer]] (1961)
*''[[La ragazza che sapeva troppo (film 1963)|La ragazza che sapeva troppo]]'', regia di [[Mario Bava]] (1963)
*''[[La vendetta della signora]]'' (''The Visit''), regia di [[Bernhard Wicki]] (1964)