Jean-Paul Sartre: differenze tra le versioni

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=== L'umanismo e il secondo esistenzialismo ===
Nell'opera ''[[L'esistenzialismo è un umanismo]]'', originariamente una conferenza, Sartre presenta il suo esistenzialismo e risponde alle critiche avanzate da più parti. Costituisce un'introduzione "estremamente chiara", benché semplice, all'esistenzialismo. Tuttavia, l'eccessiva semplicità di questo testo ha condotto Sartre a rinnegarlo filosoficamente, affermando che non può costituire altro che una introduzione al suo pensiero.<ref>{{cita web|titolo=L'esistenzialismo è un umanismo|autore=Jean-Paul Sartre, Maria Marasco (a cura di)|url=http://www.swif.uniba.it/lei/filosofi/schedeopere/sartre.htm|accesso=6 gennaio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110906143829/http://www.swif.uniba.it/lei/filosofi/schedeopere/sartre.htm|dataarchivio=6 settembre 2011}}</ref>
La nozione di senso della storia cara a [[Hegel]], contraddistinto dal concetto di necessità, ma che Marx ammettevamitigava con la "filosofia della prassi", Sarte riteneva che non avereavesse nulla di ineluttabile, èera pertanto fortemente rigettata. Secondo Sartre, la libertà dell'uomo è tale nel suo proprio [[divenire]] che nessuno può prevedere, nemmeno a grandi linee, che direzione la Storia prenderà domani. Questo porta al rifiuto dell'[[ottimismo]] acritico di vari marxisti sui "domani che cantano" e che possono senz'altro non arrivare mai, ma anche del [[pessimismo]].<ref name=exi>{{cita web|url=https://www.marxists.org/reference/archive/sartre/works/exist/sartre.htm|autore=Jean-Paul Sartre|titolo=Existentialism Is a Humanism|accesso=6 gennaio 2014}}, 1946, in ''Existentialism from Dostoyevsky to Sartre'', ed. Walter Kaufman, Meridian Publishing Company, 1989; First Published: World Publishing Company in 1956; on-line su Marxists.org</ref>
[[File:Le Général George C. Marshall de visite de journalistes.jpg|thumb|upright=1.3|Sartre (al centro) con alcuni giornalisti e il generale [[George Marshall]] (1945)]]