Bongo: differenze tra le versioni

Il termine "bongo" è un termine generico che fa riferimento un po' a tutti i tamburi definiti "etnici". In realtà esiste l'appropriato "bongó" (e anche "bongos", usato forse con maggior frequenza ma decisamente meno corretto) al quale si riferisce quel tamburo di origine [[Cuba]]na, poi diffusosi in tutta l'[[America Latina]] e in tutto il [[mondo]], costituito da due "tamburi" fatti a forma di tronco di cono con montata una pelle ciascuno (pelle che può essere [[accordatura|accordata]] tramite dei [[tirante|tiranti]]), uno un po' più piccolo dell'altro, in modo da ottenere due suoni ben distinti: il più grande ha una [[tonalità (musica)|tonalità]] più grave ed è chiamato "hembra" (in [[lingua italiana|italiano]]: [[Maschio|femmina]]), mentre il più piccolo ha una tonalità più acuta ed è chiamato "macho" (in italiano: [[maschio]]); sono uniti da un [[parallelepipedo]] di legno fissato tra un tamburo e l'altro. Inizialmente era usato come unico strumento percussivo nei gruppi che suonavano il "[[Cha-cha-cha|cha-cha]]", "[[bolero latino americano|bolero]]" e "[[danzón]]"; successivamente, con l'entrata nei gruppi di altre percussioni quali "[[congas]]" (o [[tumbadora]]s) e "[[timbales]]" (o paila), diventano strumento per creare abbellimenti e fraseggi per enfatizzare il [[canto]] e/o un particolare momento del brano; quando entra il "[[mambo (musica)|mambo]]", cioè la parte del brano con i [[strumento a fiato|fiati]], il "bongocero" (chi suona il bongó) lascia il bongó per suonare la [[campana]] a mano.pollo