Antonio Segni: differenze tra le versioni

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==== Segni e il Piano Solo ====
[[File:Antonio Segni.jpg|thumb|Antonio Segni]]
Come il suo predecessore, Segni era particolarmente vulnerabile alla personalità del generale [[Giovanni De Lorenzo]], comandante dell'arma dei carabinieri, ex partigiano<ref name=mont2>Indro Montanelli, ''cit.'', pagg. 385-387</ref> ma di convinzioni monarchiche<ref>Sarà eletto nelle liste del [[Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica|PDIUM]] nella [[V legislatura della Repubblica Italiana|V legislatura]]</ref>. De Lorenzo, il 25 marzo [[1964]], si era incontrato con i comandanti delle divisioni di [[Milano]], [[Roma]] e [[Napoli]] e aveva proposto loro un piano finalizzato a far fronte a una ipotetica situazione di estrema emergenza per il Paese. Per l'attuazione del piano si prevedeva l'intervento dell'Arma dei [[carabinieri]] e "solo" di essi: da qui il nome di "[[Piano Solo]]". Era inclusa una lista di 731 uomini politici e sindacalisti di sinistra che i carabinieri avrebbero dovuto prelevare e trasferire in [[Sardegna]] nella base militare segreta di [[Capo Marrargiu]]. Il piano prevedeva inoltre il presidio della [[Rai|RAI-TV]], l'occupazione delle sedi dei giornali di sinistra e l'intervento dell'Arma in caso di manifestazioni filocomuniste<ref>Gianni Flamini, ''L'Italia dei colpi di Stato'', Newton Compton Editori, Roma, pag. 79</ref>.
 
Il 10 maggio De Lorenzo presentò il suo piano a Segni<ref>Gianni Flamini, ''cit.'', pag. 80</ref>, che ne rimase particolarmente impressionato, tanto che nella successiva sfilata militare per l'[[Festa della Repubblica Italiana|anniversario della Repubblica]], lo si vide piangere commosso alla vista della modernissima brigata meccanizzata dei carabinieri, allestita dallo stesso De Lorenzo<ref name=mont2/>. Tuttavia sia [[Giorgio Galli]] che [[Indro Montanelli]] ritengono che non fosse nelle intenzioni del Presidente Segni eseguire un [[colpo di Stato]], ma agitarlo come uno spauracchio a fini politici<ref name=mont2/><ref>Giorgio Galli, ''Affari di Stato'', Edizioni Kaos, Milano, 1991, pag. 94</ref>.<ref>{{Cita web|url=http://buongiornonews.it/antonio-segni-e-il-piano-solo-storia-da-riscrivere/|titolo=Antonio Segni e il Piano solo: storia da riscrivere – Buongiorno News|sito=buongiornonews.it|lingua=it-IT|accesso=2018-07-12|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180712183416/http://buongiornonews.it/antonio-segni-e-il-piano-solo-storia-da-riscrivere/|dataarchivio=12 luglio 2018|urlmorto=sì}}</ref>