Rocca di Mezzo: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Altopiano delle Rocche|Parco naturale regionale Sirente-Velino}}
[[File:Piani di Pezza.jpg|thumb|upright=1.2|[[Piani di Pezza]], piano Capo d'Orso]]
* [[Parco naturale regionale Sirente-Velino|Parco del Sirente Velino]]: istituito nel 1989 con sede a Rocca di Mezzo, con lo scopo di tutelare e preservare i valori ambientali, nonché di trasmettere alle generazioni gli elementi culturali e i segni delle ricchezze storico-architettoniche ereditate dal passato. Il Parco è un incantevole scenario naturale, un paesaggio incontaminato che ospita flora e fauna tra le più significative del centro Italia, concentrato di storia, che conserva le testimonianze di un passato ancora vivo, dove la presenza di templi romani, castelli, torri, borghi medievali permette di scoprire la storia della [[Marsica]]. Le offerte ricettive riguardano infatti i percorsi storico culturali nei paesi, i percorsi escursionistici, studi sulla flora e la fauna, e passeggiate trekking. Il parco si estende dalle gole di [[Celano]] a ridosso della conca del Fucino, fino a [[Ovindoli]], [[Rocca di Cambio]], [[Tione degli Abruzzi]] e [[Fontecchio]], alle pendici della valle dell'Aterno a L'Aquila. Il cuore del Parco a Rocca di Mezzo è l'[[altopiano delle Rocche]], che si estende per 1300 metri di quota, tra la bassa val d'Aterno e la Piana Fucense, contornato dalle catene montuose del Velino e del Sirente. In questo territorio caratterizzato dalla presenza di pascoli e bacini carsici, si trovano i comuni di Rocca di Mezzo con le frazioni Rovere, Fonteavignone, Terranera e [[Rocca di Cambio]] con [[Ovindoli]], che le frazioni di [[San Potito (Ovindoli)|San Potito]] e San[[Santa Jona]]. Dal primo Novecento l'altopiano è stato interessato soprattutto dal turismo invernale sciistico con arrivi soprattutto da Roma e dal napoletano, per gli impianti attrezzati di [[Campo Felice]], di [[Pescasseroli]] e di Ovindoli [[Monte Magnola]].
 
* Pineta San Leucio e Parco delle Rimembranze: si tratta di due parchi realizzati mediante piantata di alberi di montagna, situati ad ovest di Rocca. Il primo si sviluppa attorno la chiesa di San Leucio, il secondo è posto nei pressi di Terranera, e ha di interesse un tempietto votivo ottagonale, caratterizzato da arcate a tutto sesto con architravi decorate, e cupola piramidale. Si ipotizza che possa trattarsi di una chiesa più antica, rimaneggiata dopo il terremoto del 1915.