Iride (divinità): differenze tra le versioni
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|professione = Dea minore e messaggera degli dei
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'''Iris''' (in [[greco antico]] Ἶρις), conosciuta anche come '''Iride''', '''Iri''', '''Taumantia''' e '''Taumantiade''', è un personaggio della [[mitologia greca]].
Dea minore dell'[[Olimpo (Grecia)|Olimpo]], messaggera degli dei e [[personificazione]] dell'[[arcobaleno]].
== Mitologia ==
Figlia di [[Taumante]] ed [[Elettra (Oceanina)|Elettra]], è una sorella delle tre terribili [[arpia|arpie]], [[Celeno (arpia)|Celeno]], [[Ocipete]] ed [[Aello (arpia)|Aello]].
È citata nell'[[Iliade]], in cui si legge, ad esempio, che ''Zeus padre dall'Ida... incitò... Iris dall'ali d'oro a portare in fretta un messaggio.''<ref>
[[:wikisource:Iliade/
Nel [[Eneide#Libro V|quinto libro dell'''Eneide'']] è inviata da [[Giunone]] per incitare le troiane, stanche dei travagli del lungo vagare, a dare alle fiamme la flotta di Enea.
A differenza di [[Ermes]], la "veloce" Iris non appartiene al culto ellenico, ma solo al mito, quindi era un personaggio mitologico, non venerato dal popolo.
È vestita di "iridescenti" gocce di rugiada ed è proprio per la sua luminosità di colore variabile che la membrana dell'occhio si chiama "iride".
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*{{cita libro|wkautore=Omero|autore=Omero|titolo=Iliade}}
*{{cita libro|wkautore=Esiodo|autore=Esiodo|titolo=Teogonia}}
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Bibliografia di approfondimento:
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