Alfabeto brahmi: differenze tra le versioni

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Circa la formazione di questa scrittura, si sono formulate due ipotesi diverse. La prima ipotesi e che sia una scrittura derivata da un [[alfabeto]] semitico (ipotesi prevalente); tra i fautori di tale ipotesi si distinguono comunque quelli che sostengono diversi apporti fra alfabeti: semitico meridionale, [[Alfabeto aramaico|aramaico]], [[Alfabeto fenicio|fenicio]], [[Alfabeto greco|greco]]. Il differente grado d'influenza dei vari alfabeti potrebbe far propendere per la formazione di tale scrittura in ambito dravidico (sud) o in ambito ariano (nord).
La seconda ipotesi quella nazionalistica sostiene una formazione completamente autoctona non contemplando legami, contatti ed influssi con l'esterno e legandola invece ad un prototipo caratterizzante la vallata dell'[[Indo]], di cui non si è mai trovato traccia e tramite questo ai glifi Hindus.
Nel sud dell'India sono state ritrovate alcune ceramiche con probabile arcaica scrittura brahmi che retrodaterebbe l'apparizione di questo alfabeto di almeno due secoli. Ma la datazione come la valutazione di questi reperti sono al momento al centro di un acceso dibattito perché proverebbero la tesi dell'arrivo della scrittura dal sud via mare e non via terra dal nord, però nel brahmi di Asoka alcuni simboli assomigliano più alle lettere greche che a quelle aramaiche. L'ambasciatore grecodi Seleuco I, Megastene, nel 300 a.c. circa, nella sua opera Indica, affermava che gli indiani non conoscevano la scrittura e utilizzavano la memoria e la trasmissione orale,. probabilmenteProbabilmente uno dei fattori che ostacolavano all'epoca l'uso della scrittura era il monopolio culturale della casta dei brahmini. Le monete con doppio conio sono di re indo-greci settentrionali convertiti al buddismo. La scrittura è come l'aramaico da destra a sinistra.
 
== Mito ==