Castra di Roma antica: differenze tra le versioni

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| date = ''[[castrum|castra]]'' da [[Tiberio]] al [[IV secolo]]
| località moderna = [[Roma]]
| unità presenti = [[guardia pretoriana]], ''[[urbaniciani]]'', ''[[Equites Singulares Augusti|equites singulares]]'', ''[[Classiarius|classiarii]]'' della ''[[Classis Misenensis]]'', ''[[speculatores]]'' e ''[[frumentarii]]''.
| dimensioni castra = varie
| provincia romana = [[Roma antica]]
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Inizialmente furono forse anch'essi ospitati nei ''Castra praetoria'', in quanto nelle emergenze venivano utilizzati come truppe ausiliarie delle [[coorti pretorie]] per la difesa dell'Imperatore. Successivamente, almeno a partire dall'epoca dell'Imperatore [[Settimio Severo]], ebbero una propria caserma. Dalle fonti sappiamo che questa si trovava nella VII [[14 regioni di Roma|regione augustea]] (''Via Lata''), probabilmente nella zona dell'attuale [[piazza di Spagna]].
 
== ''Castra equitum singolariumsingularium'' ==
Il corpo degli ''[[Equites Singulares Augusti|Equites singulares]]'' apparteneva alla guardia degli imperatori ed era composto da elementi di origini [[Barbaro|barbarica]] e; fu probabilmente istituito dall'imperatore [[Traiano]] e soppresso da [[Costantino I|Costantino]].
 
Il corpo disponeva di due caserme. I resti di quella più antica (''castra priora equitum singularium'') furono rinvenuti nel 1885-1889 sul [[Celio]] (via Tasso), insieme a numerose iscrizioni di dedica a diverse divinità che dovevano essere ospitate nel santuario della caserma.
 
La seconda caserma (''[[castra nova equitum singularium]]'') venne costruita sotto l'imperatore [[Settimio Severo]] tra il [[193]] e il [[197]] (come provano le iscrizioni di dedica rinvenute) in una zona precedentemente occupata da case private (''domus Lateranorum'') presso il [[Laterano]]. Quando il corpo fu disciolto da Costantino, i ''castra nova'' vennero rasi al suolo e al loro posto fu edificata la basilica dedicata al Salvatore (più tardi [[Basilica di San Giovanni in Laterano]]). Sotto la chiesa furono rinvenuti a più riprese i resti delle costruzioni severiane.
 
Il corpo disponeva anche di un sepolcreto sulla [[via Labicana]] (nella località detta ''ad Duas Lauros''), dalla quale provengono numerose iscrizioni che menzionano le due caserme. Molte delle epigrafi sepolcrali di questo sepolcreto furono poi riutilizzate come materiale da costruzione per la basilica circiforme dei [[Chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros|Santi Marcellino e Pietro]].