Castra di Roma antica: differenze tra le versioni

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== ''Castra misenatium'' ==
Uno speciale distaccamento dei marinai (''classiarii'') della flotta militare stanziata a [[Miseno (Bacoli)|Miseno]] era impiegato per la manovra del ''[[velarium]]'', che proteggeva gli spettatori del [[Colosseo]] dal sole o dalla pioggia, e probabilmente anche per le [[Naumachia|naumachie]].
 
Il distaccamento era ospitato in una caserma neivicino pressi dellall'anfiteatro, che si trovava probabilmente presso le [[terme di Traiano]], sulle pendici dell'[[Colle Oppio|Oppio]], dove venne rinvenuta un'iscrizione relativa ad un ampliamento della caserma nel [[III secolo]].
 
== ''Castra peregrina'' ==
Erano la sede dei [[servizi segreti]] dell'[[impero romano|Impero]], costituiti dai [[milites peregrini]] come i ''[[frumentarii]]'' e gli ''[[speculatores]]''. I militari delle [[legione romana|legioni]], che operavano nelle [[Provincia (storia romana)|province]] ed ottenevano particolari meriti sul campo, potevano infatti essere distaccati nella capitale per funzioni particolari (come accadeva per i ''frumentarii'' e gli ''speculatores'').
 
Gli ''[[speculatores]]'' ("esploratori" o meglio "addetti allo spionaggio") erano di fatto deputati alla raccolta di informazioni in tutte le province dell'impero ed alla sicurezza dello Stato; i ''[[frumentarii]]'' ("corrieri" o, meglio, "polizia segreta" addetta alla sicurezza interna), erano coloro i quali - a Roma e nelle province d'[[Italia romana|Italia]] - "scrutavano nei segreti di
tutti", ossia erano addetti al controllo interno e quindi alla sicurezza delle istituzioni quali il [[Senato]] e l'[[Imperatore]]. Erano comandati dal ''princeps peregrinorum'', deputato alla sicurezza globale dello Stato, che, nelle sue funzioni, riferiva direttamente all'Imperatore.
 
Disponevano di una caserma autonoma, - scevra anche dal controllo delle [[coorti urbane]] e della [[guardia pretoriana]], - collocata nel [[Celio]], i cui resti sono stati rinvenuti presso la Basilica di [[Santo Stefano Rotondo]] e negli scavi al di sotto della chiesa. All'interno vi si trovava un tempio dedicato a ''Iuppiter Redux'' ("Giove Reduce"); vi erano praticati anche altri culti e vi fu ospitato anche un [[mitreo]]. Le strutture presentano varie fasi e rifacimenti tra il [[II secolo|II]] e il [[IV secolo]]. Alcuni studiosi ritengono che questo accampamento sia stato costruito a partire da [[Augusto]], al tempo dalladella [[14 regioni di Roma augustea|divisione della città di Roma in 14 ''regiones'']].<ref name="Fatucci">Giada Fatucci, ''Regione II. Caelimontium'', in «Atlante di Roma antica», a cura di [[Andrea Carandini]], vol.I, Mondadori Electa, Milano 2012, pp. 342-358.</ref>.
Erano comandati dal ''princeps peregrinorum'', deputato alla sicurezza globale dello Stato, che, nelle sue funzioni, riferiva direttamente all'Imperatore.
 
Disponevano di una caserma autonoma, scevra anche dal controllo delle [[coorti urbane]] e della [[guardia pretoriana]], collocata nel [[Celio]], i cui resti sono stati rinvenuti presso la Basilica di [[Santo Stefano Rotondo]] e negli scavi al di sotto della chiesa. All'interno vi si trovava un tempio dedicato a ''Iuppiter Redux'' ("Giove Reduce"); vi erano praticati anche altri culti e vi fu ospitato anche un [[mitreo]]. Le strutture presentano varie fasi e rifacimenti tra il [[II secolo|II]] e il [[IV secolo]]. Alcuni studiosi ritengono che questo accampamento sia stato costruito a partire da [[Augusto]], al tempo dalla [[14 regioni di Roma augustea|divisione della città di Roma in 14 ''regiones'']].<ref name="Fatucci">Giada Fatucci, ''Regione II. Caelimontium'', in «Atlante di Roma antica», a cura di [[Andrea Carandini]], vol.I, Mondadori Electa, Milano 2012, pp. 342-358.</ref>
 
== Castra di Amba Aradam-Ipponio ==