Repubblica partigiana di Alba: differenze tra le versioni

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Durante la notte del 2 novembre, reparti fascisti ([[Guardia Nazionale Repubblicana|GNR]] e Brigata Nera di Torino e Cuneo, il I reparto "Arditi Ufficiali" più un plotone del II reparto, il X battaglione speciale, un plotone di [[cavalleria]] e [[genio militare|genio]], il battaglione "Lupo" della X Mas, il battaglione celere "Fulmine", i gruppi di artiglieria "Da Giussano" con batterie da 105 e "S. Giorgio" con batterie da 75/13, il gruppo corazzato "Leonessa", più ausiliari dei pompieri e della Pubblica Sicurezza, in tutto più di mille uomini) attraversarono il ponte a Pollenzo (riparato) e il Tanaro, in località Carnevali, su un ponte di barche.
 
Schierati a difesa sugli argini del fiume e a San Cassiano i partigiani autonomi della II divisione Langhe, ad ovest la 48ª Brigata Garibaldi "Dante Di Nanni", ad est la 78ª Brigata Garibaldi di Rocca, a sud ovest gli uomini della brigata "Castellino", ed in seconda linea ad est la brigata "Canale". Le colonne fasciste entrarono in città poco dopo l'alba attaccando soprattutto da sud, verso la linea di difesa di Cascina San Cassiano, che venne aggirata dalle colline a est, e poi con un attacco a sorpresa passando il Tanaro a nord ovest ed entrando nel concentrico. I partigiani, disorientati dall'imponenza delle forze attaccanti e loro stessi in numero minore rispetto a quando conquistarono la città, con difficoltà di collegamento e logistiche, si ritirarono man mano dalle posizioni attaccate<ref name = anpi>http://www.anpi.it/storia/146/</ref> e, sotto una pioggia battente, ripiegarono sulle colline. Il bliancio delle perdite per i partigiani fu di circa cento morti e altrettanti feriti<ref name = anpi/>, contro un numero imprecisato di fascisti e tedeschi<ref name = anpi/>. Enrico Martini, ovvero il maggiore "Mauri" scrisse: "il nemico non doveva passare con i carri armati e le blindo, ci hanno battuto gli eventi, non i fascisti" sebbene sapesse che i carri armati e le autoblindo erano rimasti fermi sulla sponda sinistra del Talloria e non avevano partecipato allo scontro. Il partigiano Fenoglio rammenta infatti che i carri armati si avvistarono sulle colline dopo la caduta di Alba e commenta lo stupore dei partigiani per il fatto che non erano stati adoperati. Lo stesso autore, nel libro successivo "il partigiano JhonnyJohnny" riferisce il medesimo episodio.
 
== Riconoscimenti ==