Scuola dell'infanzia: differenze tra le versioni

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== Nel mondo ==
=== Italia ===
Nell'[[ordinamento scolastico italiano]], trova le sue origini negli enti assistenzialistici promossi dagli Ordini religiosi, dai Comuni o dai privati. Nel [[regio decreto]] n. 1054 del 6 maggio 1923, art. 57, viene menzionata l'esistenza dei giardini d'infanzia o case dei bambini, che devono essere annesse agli istituti magistrali, ma la gestione non è del tutto statale. Bisogna attendere fino al 1968, quando con la legge 444 viene istituita la scuola materna, con organizzazione statale e con la pubblicazione degli Orientamenti per scuola materna (1969) che la uniformano a livello nazionale. Nel 1991 sono stati pubblicati i Nuovi orientamentiOrientamenti. Attualmente sono in vigore le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell'infanzia e per il Primo Ciclo del 2012, con la Raccomandazione europea del 2006 e le 8 Competenze chiave europee, aggiornato dai Nuovi Scenari del 2018.
 
==== Struttura ====
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La durata della scuola dell'infanzia è di 3 anni, come già nei precedenti ordinamenti (per approfondire vedi: [[storia della scuola italiana]]).
 
Questa faseistituzione di scuolaeducativa è generalmente caratterizzata dadal gioco, in tutte le sue forme, e dalla convivenza con i compagni, prevede lo sviluppo di apprendimenti significativi e delle relazioni, anche in preparazione alla [[scuola primaria]].
La scuola dell'infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e apprendimento riflessivo nei diversi ambiti della vita dei bambini e delle bambine.
Le 3 finalità principali sono lo sviluppo dell'AUTONOMIA, dell'IDENTITA' e delle COMPETENZE,
al quale si è aggiunta recentemente la CITTADINANZA.
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Le [[Indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia del 2007]] li definiscono in questo modo:
* il sé e l'altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);
* il corpo ine il movimento (identità, autonomia, salute);
* linguaggiimmagini, creatività,suoni e espressionecolori (gestualità, arte, musica, multimedialità);
* i discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura);
* la conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura).
Anche la Scuola del'Infanzia fa riferimento alle 8 Competenze chiave europee 2006, aggiornate in Nuovi scenari 2018.
 
Generalmente, la scuola dell'infanzia si divide in tre sezioni per fasce d'età: "piccoli" (primo anno), "medi" o "mezzani" (secondo anno) e infine "grandi" (terzo anno).
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==== Indicazioni nazionali ====
Attualmente vengono seguite le "Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell'infanzia 2012", che fanno riferimento sia agli Orientamenti del 1991, sia alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (pur non essendo una scuola dell'obbligo), in un'ottica globale di scuola. Dietro aiI "Campi d'esperienza" sisono delineanoi contesti nei quali i bambini e le bambine sviluppano apprendimenti significativi, che alla Scuola Primaria corrisponderanno ai saperi disciplinari.
 
* Il sé e l'altro
I bambini prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità, apprendono le prime regole della vita sociale. Acquistano consapevolezza delle proprie esigenze e sentimenti e sanno controllarli ed esprimerli in modo adeguato. Conoscono la loro storia personale e familiare, le tradizioni della comunità e sviluppano il senso d'appartenenza. Si pongono domande e cercano risposte sulla giustizia e sulla diversità, arrivando ad un primo approccio della conoscenza dei diritti e dei doveri. Imparano ad esprimere i propri punti di vista e a rispettare quelli degli altri.
 
* Il corpo in e il movimento
I bambini conoscono ed acquisiscono controllo del proprio corpo, imparano a rappresentarlo. Raggiungono autonomia personale nell'alimentarsi, nel vestirsi e nel prendersi cura della propria igiene. Raggiungono diverse abilità nel movimento, anche fine, imparano a coordinarsi con gli altri e a rispettare regole di gioco.
 
* Immagini, suoni, colori
I bambini imparano ad apprezzare spettacoli di vario tipo, sviluppano interesse per la musica e per le opere d'arte. Imparano ad esprimersi con tutti i linguaggi del corpo utilizzando non solo le parole, ma anche il disegno, la manipolazione, la musica.
 
Diventano capaci di formulare piani di azione, individuali e di gruppo, per realizzare attività creative. Esplorano materiali diversi, i primi alfabeti musicali, le possibilità offerte dalla tecnologia per esprimersi.
 
* I discorsi e le parole
I bambini sviluppano la padronanza della lingua italiana ed arricchiscono il proprio lessico. Sviluppano fiducia e motivazione nel comunicare con gli altri, raccontano, inventano, comprendono storie e narrazioni. Confrontano lingue diverse, apprezzano il linguaggio poetico. Formulano le prime ipotesi di simbolismo e di lingua scritta (utilizzando anche le nuove tecnologie).
 
* La conoscenza del mondo
Attraverso le esperienze e le osservazioni i bambini confrontano, raggruppano ordinano secondo criteri diversi. Sanno collocare sé stessi e gli oggetti nello spazio, sanno seguire un percorso sulla base di indicazioni date. Imparano a collocare eventi nel tempo. osservano fenomeni naturali e organismi viventi formulando ipotesi, cercando soluzioni e spiegazioni, utilizzando un linguaggio appropriato.
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Genericamente il tempo-scuola previsto è di 8 ore giornaliere, per un totale di 40 settimanali. In base alle richieste delle famiglie e alla disponibilità dell'ente proprietario dell'edificio è possibile avere fasce orarie diverse cioè con orario a 25 ore settimanali pari a 5 ore al giorno nella fascia oraria mattutina o 50 ore settimanali pari a 10 ore al giorno con una estensione del tempo scolastico di due ore al mattino oppure al pomeriggio. Solitamente esiste il servizio di mensa, considerando che anche il momento del pasto è un'attività educativa. Nella scuola dell'infanzia può esserci un numero diverso di sezioni (ma generalmente tre), a seconda del numero di bambini iscritti. In ogni sezione il numero massimo di alunni è 25, elevabile a 28 in casi particolari, ma riducibile a 20, massimo 22, se sono iscritti alunni diversamente abili.
 
Nelle scuole statali la giornata è coperta da due insegnanti che si trovano a lavorare in compresenza per alcune ore per permettere lo svolgimento di attività didattiche e non puramente assistenzialistiche. Ogni insegnante di scuola dell'infanzia ha 25 ore settimanali di servizio, quindi ogni sezione sarà affidata a due insegnanti con alcune ore di compresenza al giorno, generalmente nella fascia antimeridiana e nel momento del pranzo, che possiede anch'esso una valenza educativa. L'orario è comunque variabile in ogni plesso scolastico in base all'organizzazione deidel curricolicurricolo.
È presente, per un'ora e mezzo alla settimana per sezione, anche un insegnante di religione cattolica (IRC), del cui insegnamento le famiglie possono scegliere di avvalersi. Nel caso in cui le famiglie decidessero di non avvalersi didella religione cattolica come insegnamento, possono chiedere che ai bambini vengano presentate attività alternative.
 
A questi vanno eventualmente ad aggiungersi [[insegnante di sostegno|insegnanti di sostegno]] e in casi particolari con presenza di bambini diversamente abili, può aggiungersi la figura dell'assistente polivalente/educatore, dipendente di cooperativa di servizi o di azienda U.L.S.S.
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* attività pratiche (cambio d'abito, igiene personale e cura della persona, mensa, etc.).
 
Sostanzialmente, le attività ordinate (silenziose) devono svolgersi in ambienti dedicati ad una sola sezione, cioè in classe, mentre le attività libere possono avvenire in ambienti comuni a più sezioni.
 
Per la sua natura, lo spazio delle attività pratiche (quantomeno quelle correlate all'igiene personale, al cambio di abiti, etc.) deve essere direttamente correlato alla sezione, mentre la mensa può essere comune a tutte le sezioni.
In generale, tanto le attività ordinate che quelle libere possono svolgersi in parte al chiuso e in parte all'aperto, e pertanto gli spazi relativi debbono essere in stretta relazione con Iolo spazio esterno organizzato all'uso, anche per consentire l'esercizio dell'osservazione e della sperimentazione diretta a contatto con la natura.
 
==== Indirizzi abilitanti all'insegnamento ====
Per insegnare alla scuola dell'infanzia è necessario conseguire la laurea magistrale a ciclo unico di 5 anni in [[Scienze della formazione primaria]] LM 85 BIS che ha valore abilitante; attualmente non esiste più l'indirizzo scuola dell'infanzia, per cui tale laurea permette di insegnare sia nella scuola dell'infanzia che nella scuola primaria.
Resta valido anche il Diploma di scuolaScuola magistraleMagistrale o istitutoIstituto magistraleMagistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002.
 
==== Aspetti psicologici ====