Istituto Dermopatico dell'Immacolata: differenze tra le versioni

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== Gli anni '40, '50, '60 ==
Al confratello [[Emanuele Stablum]] (Terzolas 1895 – Roma 1950), che per volontà della Congregazione dovette rinunciare al sacerdozio per diventare medico, viene attribuita la riorganizzazione della struttura secondi criteri innovativi che conferirono all'istituto la caratteristica di ospedale dermatologico.Negli anni dell'[[occupazione tedesca di Roma]] (1943-1944) Stablum si distinse quando, aprendo le porte dell'istituto ai perseguitati del [[nazismo]], salvò la vita ad un centinaio di persone tra cui 52 ebrei. Per questo gesto di umanità lo [[Yad Vashem]] nel [[2001]] conferì a Stablum l'onorificenza di [[Giusti tra le nazioni]] alla memoria.
Negli anni dell'[[occupazione tedesca di Roma]] (1943-1944) Stablum si distinse quando, aprendo le porte dell'istituto ai perseguitati del [[nazismo]], salvò la vita ad un centinaio di persone tra cui 52 ebrei. Per questo gesto di umanità lo [[Yad Vashem]] nel [[2001]] conferì a Stablum l'onorificenza di [[Giusti tra le nazioni]] alla memoria.
Le spoglie di Emanuele Stablum riposano all'interno della cappella dell'IDI.
 
Dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]] e la morte prematura di Stablum la guida dell'istituto passò nelle mani del confratello Rino Cavalieri, il quale seppe dare un nuovo impulso alle attività cliniche e di ricerca che durante il conflitto bellico avevano subito dei rallentamenti. Il professor Cavalieri incrementò soprattutto l'attività ambulatoriale, che oggi chiameremmo "intervento di primo livello", e ciò in periodo storico in cui l'assistenza sanitaria si basava perlopiù sulla degenza ospedaliera. Al professor Cavalieri si deve poi l'istituzione della testata scientifica Chronica Dermatologica, specializzata nella pubblicazione di articoli in ambito dermatologico, la cui diffusione contribuì a far conoscere all'estero le attività dell'istituto.
 
Negli anni '50 nei locali adiacenti all'Istituto venne creato un laboratorio per le preparazioni galeniche da utilizzare in ambito ospedaliero. Si trattava di un primo passo verso la creazione, negli anni '70, degli stabilimenti della "IDI Farmaceutici" di Pomezia.
[[File:Stablumcavalierivisitamedica.jpg|thumb|Emanuele Stablum durante un consulto medico (1947)]]