Grandine: differenze tra le versioni

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Esistono vari sistemi, usati prevalentemente in [[agricoltura]], per ovviare ai danni da grandine, riducendone al minimo l'incidenza sulle colture. Per aree limitate (a causa dei costi di installazione) vengono usate reti antigrandine, in particolare per proteggere allevamenti e coltivazioni pregiate quali tendoni e spalliere per la [[viticoltura]] da esportazione e per la produzione di vini pregiati.
Per aree vaste si usa invece un principio fisico, applicato spandendo tra le nubi dello [[ioduro d'argento]].

I chicchi di grandine si formano a partire da nuclei solidi molto piccoli; se si aumenta il numero di questi nuclei, si riduce in proporzione la dimensione media dei chicchi. Per ottenere tale effetto si usano tecniche diverse, come sparare dei razzi che esplodendo in quota liberano queste polveri, oppure spandendo le stesse con [[Aereo|aerei]] appositamente attrezzati (tecnica ''[[cloud seeding]]''). Un ulteriore sistema, la cui efficacia è ancora di opinione controversa, è l'uso del [[cannone antigrandine]].
 
Altro metodo, indiretto, per limitare i danni economici da grandine è l'[[assicurazione]] (preventiva) dei raccolti: ad inizio stagione si assicura il prodotto per il valore che si ritiene di poter produrre sugli appezzamenti e, in caso di evento grandinigeno, vengono mandati periti che stimano il danno riportato dall'assicurato.