Banditismo: differenze tra le versioni

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{{F|criminalità|arg2=sociologia|novembre 2012}}
 
Il '''banditismo'''<ref>In [[lingua gotica]] ''bandwjan'' = ''fare un segnale'', in [[latino medievale]] ''bandire'' = ''esiliare'', in [[lingua francese]] ''bannir''.</ref> è stato un fenomeno [[Criminalità|criminale]] e [[delinquente|delinquenziale]] che può presentare risvolti [[Società (sociologia)|socio]]-[[Politica|politici]].
 
== Storia ==
Il banditismo è stato un [[fenomeno sociale]] presente fin dalla [[storia antica]], tanto che la sua storia è intrecciata con la [[Proprietà (diritto)|proprietà privata]]<ref name=E/>. Di questo fenomeno si trova traccia nell'[[antico Testamento]], che in diversi passi<ref>{{Passo biblico|Es|20,15}}; {{Passo biblico|Dt|5,19}}; {{Passo biblico|Lv|19,11}}</ref> (e nei [[Dieci comandamenti]]) ripete l'ammonimento "non ruberai"<ref name=E/>.
 
Nell'[[Italia]] [[XX secolo|novecentesca]], tale fenomeno fu presente soprattutto nelle regioni [[Italia meridionale|meridionali]] e [[Italia insulare|insulari]] come la [[Calabria]] con [[Giuseppe Musolino]], la [[Sicilia]] con [[Salvatore Giuliano]] e la [[Sardegna]] con [[Graziano Mesina]] e [[Matteo Boe]]. Per quanto riguarda la [[Corsica]], i principali esponenti sono stati [[Giuseppo Antonmarchi]], [[Joseph Bartoli]], [[Nonce Louis Romanetti]], Théodore Poli e André Spada.