Danzica: differenze tra le versioni
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Anche se Danzica era parte del [[Regno di Prussia]], non faceva parte della [[Confederazione Tedesca]] (''Deutscher Bund'') del [[1815]]-[[1866]]. Dopo lo scioglimento della [[Confederazione Tedesca|Confederazione]] la città venne incorporata, insieme al resto della [[Prussia]], nella [[Confederazione Tedesca del Nord]] nel [[1867]]. Nel [[1871]] divenne parte dell'[[Impero tedesco]].
[[File:Danzig Lange Bruecke c1850.jpg|thumb|La gru portuale di Danzica nel [[1850]]]]
In seguito alla sconfitta [[Impero tedesco|tedesca]] nella [[prima guerra mondiale]] le potenze [[Alleati della prima guerra mondiale|alleate]], nel [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles del 1919]], decisero di creare la [[Città Libera di Danzica]] (governata da un commissario nominato dalla [[Società delle Nazioni]]) che comprendeva la città, il porto, e un piccolo territorio circostante. Lo scopo di questa decisione era di permettere ai [[polacchi]] di
In seguito venne creata dalle potenze [[Alleati della prima guerra mondiale|alleate]] un'[[unione doganale]] con la [[Seconda Repubblica di Polonia|Polonia]], la quale annesse il porto [[Westerplatte]] di Danzica, come deposito militare. Con grande risentimento degli abitanti di Danzica, i [[polacchi]], usando considerevoli investimenti stranieri, iniziarono a costruire un grande porto militare a [[Gdynia]] (precedentemente Gdingen), a soli 25 km da Danzica. Dopo la [[prima guerra mondiale]] si ebbe un massiccio afflusso di polacchi nell'area. Prima della guerra, Gdingen era stata una piccola frazione di pescatori con circa 1.000 abitanti. Con l'acquisizione polacca Gdynia, vent'anni dopo, contava oltre 100.000 abitanti polacchi.
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