Francesco Babuscio Rizzo: differenze tra le versioni

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Il 20 dicembre [[1934]] è destinato all'ambasciata italiana a [[Pechino]] e vi rimane fino al [[1936]]. In questi anni diventa console di 3^ e poi di 2ª classe. Il 1º agosto [[1936]] torna in servizio presso il Ministero degli Esteri a [[Roma]] a capo dell'ufficio II della Direzione generale Affari transoceanici, incarico che ricopre fino al dicembre dello stesso anno quando viene destinato a [[Tirana]] (Albania) dove rimane per tre anni. Dal dicembre 1939 al Gennaio 1943 è destinato all'ambasciata d'Italia presso la [[Santa Sede]] in qualità di consigliere. Dal 9 Febbraio al 25 luglio 1943 è Capo di Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri, e il 25 luglio [[1943]] a seguito della caduta del [[Governo Mussolini|governo fascista]], nell'attesa del nuovo Ministro degli Affari Esteri [[Raffaele Guariglia]], esercita la reggenza del ministero.
 
Il 14 Agosto 1943 dopo lunghe trattative fra l'amb. Babuscio Rizzo, rappresentante del Governo italiano presso la Santa Sede, il Conte Calvi di Bergolo da una parte, e i tedeschi dall'altra, Roma fu dichiarata unilateralmente Citta' Aperta (solo da parte delle autorita' italiane). L'occupazione tedesca di Roma Citta' Aperta, se risparmio' da parte tedesca, il patrimonio storico e architettonico della Citta' di Roma e tutto il patrimonio artistico dei piu' importanti musei del centro Italia trasferiti al sicuro in Vaticano dall'Amb.Babuscio Rizzo con la fattiva collaborazione del Segretario di Stato Mons. Montini ( Papa Paolo VI°) e del direttore dei Musei Vaticani Bartolomeo Nogara, fu pero' durissima con la popolazione romana con deportazioni di militari italiani e di ebrei, molti caduti a via Tasso (circa 2000) molti altri fucilati a Forte Bravetta o trucidati alle Fosse Ardeatine. Il salvataggio di preziose Opere d'Arte dalle razzie nazi fasciste e portate in salvo in Vaticano, provenivano da varie importanti citta' d'arte quali Venezia (Palazzo Regio- tesoro di San Marco con la celebre Pala d'oro), Milano, dalla Rocca di Sassocorvaro in provincia di Pesaro Urbino, dove erano custodite importanti tele come la Flagellazione di Cristo e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, La Profanazione dell'Ostia di Paolo Uccello, il San Giorgio del Mantegna, la tempesta del Giorgione e tanti altri; e poi ancora opere di importanti musei come gli Uffizi di Firenze, la Galleria Borghese, Palazzo Corsini, Palazzo Spada a Roma nonchè di tutti gli importantissimi Arazzi ed arredi del Palazzo del Quirinale.;questo immane lavoro di salvataggio è stato portato a termine oltre che dall'Ambasciatore Babuscio Rizzo che prese in consegna dette importanti opere artistiche catalogandole e redigendo, in triplice copia, un verbale di consegna mettendole al sicuro in Vaticano, anche da una squadra di funzionari e critici d'arte quali il Prof. Emilio Lavagnino, il prof. Marino Lazzari, il prof. Carlo Giulio Argan, il prof. Romanelli ed altri, nonostante il Governo fascista di Salo' fosse contrario alla consegna in uno Stato estero (il Vaticano) di tale ingente, preziosissimo ed inestimabile patrimonio artistico di proprieta' dello Stato Italiano.[[File:Attestato di Benemerenza 9 Giugno 1944-1.jpg|thumb|centroalt=|sinistra]]