Guerra di Candia: differenze tra le versioni

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== Il conflitto ==
[[File:MBoschini Il regno tutto di Candia.jpg|thumb|upright=1.4|Rappresentazione del [[1651]] raffigurante [[Creta|Candia]] protetta dal [[Leone di San Marco]].]]{{Vedi anche|Assedio di Candia|Assedio di Perasto}}
La [[Sublime Porta]] radunò un'armata di {{formatnum:60000}} uomini e 400 navi al comando di [[Yussuf Pasha|Yussuf Pascià]] apparentemente per condurre una spedizione punitiva su [[Malta]], ma, anziché dirigersi sull'isola dei cavalieri, con orrore dei Veneziani la flotta turca si presentò nel [[1645]] davanti al porto della [[La Canea|Canea]], roccaforte di Creta.
Non sospettando minacce e avendo a lungo Venezia perseguito una politica di non rafforzamento militare per non rischiare di dare motivo di guerra ai Turchi, le fortificazioni dell'isola erano malridotte e le truppe non erano mobilitate, riducendosi alle sole guarnigioni di stanza.
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Il 10 luglio [[1651]] i Turchi sono nuovamente battuti nelle acque di [[Paro (Grecia)|Paro]] dalle flotte di [[Tommaso Mocenigo|Tommaso]] e [[Lazzaro Mocenigo]].
 
Il 15 maggio 1654 gli Ottomani vengono sconfitti durante l'[[assedio di Perasto]].
 
Ancora scontri navali si hanno ripetutamente nel [[1654]], nel [[1655]] e nel [[1656]], quando, all'apice della guerra di Candia, la flotta di Lazzaro Mocenigo, annientata il 21 giugno quella ottomana, riesce a forzare con una squadra guidata da [[Lorenzo Marcello]] lo stretto dei [[Dardanelli]] arrivando a minacciare il 26 agosto, sotto una pioggia di fuoco, la stessa Istanbul. Il 26 giugno entrava nello stretto il capitano ottomano SInam con 28 navi , 60 [[Galea|Galee]] sottili e 7 [[Galeazza|galeazze]]. I veneziani disponevano di 28 navi, 24 [[Galea|Galee]] sottili e 7 [[Galeazza|galeazze]]. Durante lo scontro Lorenzo Marcello mentre conduceva l'arrembaggio fu preso da una palla di cannone, perdendo la vita. Il suo luogotenente e consanguineo Giovanni [[Marcello (famiglia)|Marcello]], continuò il combattimento portando alla vittoria i veneziani. Alla fine della battaglia si contarono le perdite dei Turchi pari a 10.000 morti e da parte veneziana 300 morti. Il bottino di guerra era di 13 galee, 6 navi e 5 [[Maona|Maone]]. Il resto della flotta affondò. <ref>Storia di Venezia E. Musatti Filippi editore pagg.70-71</ref>
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Nell'agosto del [[1664]], con la firma della [[Pace di Vasvár]], i Turchi disimpegnano ulteriori forze da gettare nella mischia del conflitto con Venezia.<br />
[[File:Köprülü Fazıl Ahmed.jpg|thumb|left|upright=0.7|Il [[Gran Visir]] [[Köprülü Fazıl Ahmed|Ahmed]].]]
Nel [[1666]] fallisce una spedizione per tentare di riconquistare La [[Canea]] e nel [[1667]] il [[Gran Visir]] in persona giunge a Candia per condurre le operazioni militari di un assedio che dura oramai ininterrottamente da 19 anni.
 
Nella città assediata accorrono ormai contingenti di volontari da tutt'[[Europa]] per concorrere alla difesa di quello che ai loro occhi è l'ultimo lembo della [[Cristianità]] in Oriente, e tra questi [[Ghiron Francesco Villa]], che inizialmente ottiene qualche successo prima di essere richiamato in Italia. La città è però allo stremo, completamente distrutta e spopolata, resiste ad un continuo stillicidio di bombardamenti, attacchi, contrattacchi ed esplosioni di [[Mina terrestre|mine]]. Il 5 settembre [[1669]] Candia firma la resa e i suoi difensori ottengono l'[[onore delle armi]]. I turchi alla fine della guerra avevano perso 130.000 soldati e 3 quarti del budget imperiale.<ref> Geoffrey Parker, Global Crisis, war climate change & catastrophe in the seventeenth century, pag.197</ref>
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== Voci correlate ==
*[[Guerre turco-veneziane]]
*[[Storia della Repubblica di Venezia]]
*[[Storia dell'Impero ottomano|Storia dell'Impero Ottomano]]
 
== Altri progetti ==