Chiesa (architettura): differenze tra le versioni

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=== ''Domus ecclesiae'' ===
Una prima svolta verso la nascita d'una struttura edilizia più complessa si ha a partire dal [[III secolo]], quando la comunità cristiana si è notevolmente ingrandita e strutturata grazie ad un preciso [[Gerarchia ecclesiastica|ordinamento gerarchico]] riconosciuto dalle autorità e alla costruzione di un patrimonio comunitario. E ha guadagnato l'appoggio e la protezione di una parte della classe dominante. Cominciano allora a manifestarsi le condizioni perché i luoghi cidi culto diventino e stabili e di proprietà della comunità. La ''ecclesia domestica'' si trasforma così nella ''domus ecclesiae''. Tutti gli ambienti vengono adibiti ad uso liturgico, con varie funzioni: vi sono una grande sala per le riunioni aperte sul cortile centrale, un [[battistero]], una stanza per l'[[Banchetto|Agape]] (istituzione caritatevole che consisteva in una cena offerta ai poveri ed alle vedove) e, talvolta al piano superiore, anche l'abitazione dei sacerdoti ed alcune stanze per coloro che si preparavano a ricevere il [[battesimo]].
 
La stabilizzazione del luogo di culto provoca anche un mutamento di significato nel termine greco ''ecclesia'' che ora non designa più solo la comunità dei fedeli, ma anche il luogo di riunione, la casa di Dio, quindi un [[santuario]], anche se ufficialmente l'edificio di culto viene considerato ancora profano. Questa graduale trasformazione pone alcuni dei presupposti per la nascita della basilica cristiana. ''Domus ecclesiae'' si ritrovano un po' ovunque in tutto l'impero ma, tra le più antiche, si ricordano quella scoperta in [[Siria]] a [[Dura Europos]] sull'[[Eufrate]] e quella scoperta a [[Roma]] sotto la chiesa di [[San Martino ai Monti]].