Impero Maratha: differenze tra le versioni

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La sconfitta occorsa in occasione della [[terza battaglia di Panipat]] nel [[1761]] sospese l'espansione dell'Impero maratha in India e ridusse drasticamente il potere di controllo dei ''Peshwa''.
 
La reazione dei Maratha comunque non mancò e, per gestire in modo più efficace il loro grande impero, grazie a [[Madhavrao]] fu concessa una parziale autonomia ai più forti ''[[Sardar]]'' - gli [[Shinde]] (o Shindia) di [[Gwalior]] e [[Ujjain]]; i [[Gaekwad]] (o Gaikwar o Gaikwad) di [[Baroda]]; gli [[Holkar]] di [[Indore]] e [[Malwa]]; i Pant Pratinidhi; i [[Bhosale]] (o [[Bhonsle]]) di [[Nagpur]]; i [[Pandit]] di [[Bhor]]; i [[Mehere]] di [[Vidharbha]]; i [[Patwardhan]] e i [[Newalkar]]; i [[Puar]] di [[Dhar]] e [[Dewas]] - dettero così vita a una Confederazione, in cui naturalmente figuravano i ''Peshwa'' di [[Pune]].
 
La rivalità tra Sindhia e Holkar dominò la Confederazione nei primi anni del [[secolo XIX]], che si accompagnò agli scontri armati con la rampante [[Compagnia britannica delle Indie Orientali]] e alle tre [[guerre anglo-maratha]], la prima delle quali scoppiò a seguito delle pesanti interferenze della Compagnia nelle complesse dinamiche successorie dei ''Peshwa'' di [[Pune]] e che si concluse con la vittoria dei Maratha. </br>