Lubrificante: differenze tra le versioni

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Mediante una sapiente scelta delle basi (es. impiego di [[esteri sintetici]]) o l'impiego di additivi polari, è possibile anche fare sì che si formi una pellicola protettiva permanente su ogni componente metallico investito dal flusso del lubrificante, capace di ridurre l'attrito anche nella fase di avviamento del meccanismo lubrificato quando ancora non si è stabilito il flusso di lubrificante.
 
Questi lubrificanti sono chiamati materiali intermedi. Il termine lubrificante è molto generico; esso può presentarsi in qualsiasi stato fisico: liquido (in tal caso il lubrificante è definito olio), solido (come ad esempio polveri), gassoso (ad esempio, una soluzione gassosa composta dal vapore di un [[refrigerante]] e un olio in esso solubile) e anche semi-solido (grassi) o viscoso.
 
A seconda delle caratteristiche del pacchetto di additivi oppure del tipo delle basi d'olio impiegate, un olio lubrificante può anche svolgere una funzione detergente, ossia di messa in sospensione e convogliamento verso un elemento filtrante di eventuali impurità.
 
Nei [[oleodinamica|circuiti oleodinamici]], l'olio svolge al tempo stesso sia la funzione di lubrificante che di [[fluido idraulico]].
 
== Caratteristiche ==