Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola: differenze tra le versioni
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|pxMappa =
|tipoarea = [[Parchi_regionali_d'Italia|Parco regionale]]
|euap = EUAP0696
|classif-internaz =
|stato = {{ITA}}
|regione = {{IT-EMR}}
|provincia = {{IT-RA}} {{IT-BO}}
|comuni = [[Brisighella]], [[Borgo Tossignano]], [[Casalfiumanese]], [[Casola Valsenio]], [[Fontanelice]], [[Riolo Terme]]
|superficieterrakm =
|superficieterra = 2042
|superficiemare =
|provvedimenti istitutivi = L.R. 21/02/2005
|gestore = Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna
|presidente = Antonio Venturi
|direttore = Massimiliano Costa
|linkmappa2 =
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==Territorio==
===Posizione===
▲Ha una superficie complessiva di 60,63 [[Chilometro quadrato|km²]] di cui 20,41 km² di riserva, e 40,22 km² di area contigua; le zone di riserva sono così suddivise: zona A di tutela integrale 52 [[Ettaro|ettari]]; zona B di tutela generale 749 ettari; zona C di protezione ambientale 1.240 ettari.
Il
[[File:Panoramica Vena del Gesso Orientale.jpg|thumb|upright=1.4|Panoramica della parte orientale della Vena del gesso romagnola vista da [[Monte Battaglia]].]]
===Geologia===
L'emergenza di maggiore rilievo del parco, intorno alla quale si è andato costruendo il progetto di tutela, è costituita dagli affioramenti dei gessi messiniani, che appartengono alla formazione geologica nota come [[Formazione gessoso-solfifera]].
{{Vedi anche|Formazione gessoso-solfifera}}
[[File:Mauro da Zattaglia.jpg|miniatura|destra|Bastione gessoso della Vena del gesso Romagnola]]
Incastonata tra la più antica [[Formazione Marnoso Arenacea|formazione marnoso-arenacea]] a sud-ovest e la più recente [[Calanco|formazione argille azzurre]] ([[calanchi]]) a nord-est, la Vena del Gesso Romagnola è l'unica formazione geologica interamente gessosa che esista in [[Europa]].
Il [[gesso (roccia)|gesso]] è presente nelle [[rocce sedimentarie]] con continuità da [[Bologna]] a [[Pesaro]] ed emerge con imponenza nella Vena del Gesso per costituire un [[bastione]] naturale lungo circa 25 km, con una larghezza media di un chilometro e mezzo.
L'area interessata dal Parco ha un'origine che risale a circa 6 milioni di anni fa. Durante l'età geologica nota come [[Messiniano]], si verificò un ciclico abbassamento del livello del [[Mar Mediterraneo]], a seguito della chiusura dello stretto di Gibilterra. L'assenza di comunicazioni con il mare aperto provocò un fenomeno di ipersalinità e la tendenza al prosciugamento, così da formare pozze salmastre dove si andavano a depositare grosse quantità di sali, principalmente [[Solfato di calcio|gesso]] e cloruri. Questo fenomeno, noto come [[crisi di salinità del Messiniano]], si verificò più di 15 volte, infatti la ''Vena'' è formata da quindici banchi gessosi, separati tra loro da sottili strati di [[argilla|argille]].
Nel [[Quaternario]] si verificò un sollevamento del fondo marino che, in seguito a [[Tettonica delle placche|movimenti tettonici]], portò all'esposizione e la parziale erosione dei depositi messiniani, che oggi affiorano in modo discontinuo lungo quasi tutta la catena appenninica.<ref>http://www.venadelgesso.it/geologia-testi.html</ref>
[[Doline]], [[calanchi]], [[altopiani]], [[Dolina carsica|valli cieche]] e rupi rocciose modellano in maniera suggestiva il territorio lungo una fascia che, sviluppandosi in modo discontinuo trasversalmente alle valli, culmina verso nord-ovest nel [[Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa
|Parco regionale dei Gessi Bolognesi]] (anch'esso parte del sistema delle aree protette regionali).
== Flora ==
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File:Popolamenti rupicoli e gariga.jpg
File:ParcoVena.jpg
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