Vincenzo Licata: differenze tra le versioni

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== Le opere poetiche ==
La fortuna di poeta del Licata si concentra su una varietà di poesie in dialetto siciliano, incentrate maggiormente sui paesaggi e cultura del suo paese di nascita.<ref>{{Cita web|url=http://lnx.comune.sciacca.ag.it/vincenzo-licata/|titolo=Vincenzo Licata}}</ref>
 
Dopo la raccolta di poesie ''C'è pirmissu?'', pubblicò ''Furanata'' (1958), ''Lu casu di Sciacca'' (1968, sul [[secondo caso di Sciacca]]), ''La scunfitta di Roncisvalli'' (1974), ''[[Vintuliata di Marina]]'' (1983), ''San Franciscu d'Assisi a Munti Kroniu'' (1994) e, per il teatro, ''Don Turi e Ganu di Magonza'', scritto nel 1977 e portato in scena per la prima volta dall'associazione teatrale "Club Gruppo Teatro 13" di Sciacca, per la regia di Giuseppe Raso, e successivamente rappresentato al Teatro Biondo di Palermo nel 1994 con [[Ciccio Ingrassia]] e [[Mimmo Cuticchio]] e "Vintuliata di Marina" portata in scena per la prima volta nel 1982 dall'associazione "Club Gruppo Teatro 13" di Sciacca.