Playmobil: differenze tra le versioni

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All'inizio degli [[anni 1970|anni settanta]], prima della [[crisi petrolifera del 1973]], la Geobra Brandstätter a [[Dietenhofen]], vicino a [[Norimberga]], produceva giocattoli in plastica relativamente voluminosi come registratori di cassa, trattori a pedali, ma a fronte dell'aumento del prezzo della materia prima, decise di diminuirne le dimensioni. Allora Hans Beck, direttore di produzione della Geobra-Brandstätter ebbe l'idea di creare dei pupazzetti, provvisti di accessori. Fece così testare i prototipi ai suoi nipotini, che subito li apprezzarono con entusiasmo.<ref>{{en}} Felicitas Bachman ''Playmobil, The story of a smile'', Heel-Verlag GMBH, 8 febbraio 2006. ISBN 3898806235</ref>
 
Dal [[1970]], [[Hans Beck]], iniziò a elaborare una nuova linea di giocattoli che venne poi presentata alla [[fiera del giocattolo di Norimberga]] nel [[1974]], ottenendo un successo immediato, a tal punto che Geobra-Brandstatter divenne il primo produttore di giocattoli della [[Germania]]. La prima serie erano formata da personaggi di genere maschile mentre le figure femminili furono prodotte dal [[1976]]. Nel [[1981]] fecero la loro apparizione i primi bambini, di 2 centimetri più piccoli, alti 7,5&nbsp;cm. All'inizio solo testa, braccia e gambe dei personaggi erano in grado di muoversi ma dal [[1982]] le mani divennero movibili e capaci di girare. Si sono aggiunte in seguito nuove acconciature, più particolareggiate, e abbigliamento dettagliato che non era più di colore uniforme. Nel 1990 uscì la serie ''Playmobil 123'', concepita per i bambini di età inferiore ai tre anni. I personaggi risultavano meno articolati ed erano sprovvisti di accessori che potessero essere ingeriti.
 
== Influenze nei media ==