Amilcare Rossi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Laureato in [[Giurisprudenza]] e in Lettere e filosofia, operò come insegnante di scuole superiori e avvocato. Nazionalista, prese parte alla [[Prima guerra mondiale]] come ufficiale di complemento del 28° reggimento fanteria (Brigata Pavia) e il 10 ottobre [[1916]], per il suo comportamento a [[Vertoiba]], dove fu ferito in combattimento, ottenne la [[medaglia d'oro al valor militare]] con la seguente motivazione:
 
Volontariamente, si recò per ben tre volte di pieno giorno a collocare tubi esplosivi sotto il reticolato nemico e nonostante il fuoco avversario, si spinse con pochi valorosi a riconoscere i danni prodotti dal nostro bombardamento sulle difese nemiche, completandovi un varco con le pinze. Concessogli, poi, in seguito a sua insistente richiesta, di partecipare all’attacco della posizione, alla testa del suo plotone si slanciò risolutamente all’assalto, trascinandovi con entusiastico ardimento i suoi soldati. Ferito una prima volta, continuò a combattere. Nuovamente e gravemente colpito colla frattura del femore sinistro, non volle essere allontanato dalla linea che a notte, per non distogliere uomini dal combattimento. Non guarito completamente dalla grave ferita riportata, chiedeva con insistenza, ed otteneva, di ritornare alla fronte. Fulgido esempio di valore, di abnegazione e di elevatissimo sentimento del dovere, spinto sino al sacrificio. Vertoiba, 10 ottobre 1916.
 
Nel marzo del [[1918]] venne nominato [[capitano]] e, con riferimento alla sua esperienza bellica, anni dopo avrebbe scritto "La preghiera dell'Alpino combattente".