Basilica di San Barnaba: differenze tra le versioni

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===Il XIX secolo===
L'elevazione a [[Basilica (cattolicesimo)|basilica]] minore risale al [[1851]], per volere di [[papa Pio IX]], ferma restante l'aggregazione della città alla [[sede suburbicaria di Albano]], già confermata da [[Gregorio XVI]] quando nel [[1835]] aveva elevato Marino al grado di [[città (Italia)|città]].
 
Dopo il [[1870]] a Marino esplose l'[[anticlericalismo]] della parte repubblicana maggioritaria della popolazione, che avversava fieramente la comunità parrocchiale con manifestazioni come il Carnevalone. Nel [[1899]] così l'allora abate parroco volle mostrare anch'egli la sua ostilità verso i repubblicani e verso la stessa Italia unitaria proibendo l'ingresso in basilica alla [[bandiera italiana]], in occasione di una messa in suffragio per i morti nella battaglia di [[Adua]].
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{{citazione|La chiesa principale abbaziale collegiata e parrocchiale è dedicata all'apostolo s. Barnaba protettore della città, grandioso edificio di eccellente architettura, eretto dai fondamenti con maestosa e regolare facciata [...]|[[Gaetano Moroni]], ''[[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]]'', vol. XLII p. 40.}}
 
L'interno è a [[Basilica (cattolicesimo)|pianta basilicale]] a tre [[Navata|navate]], lungo 58.75 metri e largo 24 metri al [[transetto]], alto 36 metri alla [[Lanterna (architettura)|lanterna]] della [[cupola]].<ref name="nota1005">{{cita|Vittorio Rufo|p. 165|cidRufo}}.</ref> La navata centrale è coperta da una [[volta a botte]] [[Volta a lunetta|lunettata]], mentre le due navate laterali, poste a sinistra e a destra di quella principale, sono coperte da volte a botte disposte ortogonalmente alla volta alla navata principale.<ref name="nota1005"/> L'illuminazione naturale è garantita nella navata tramite sei [[lunette]], tre per lato, mentre nella cupola dalle finestre della lanterna.<ref name="nota1005"/> La spesa per i lavori si aggirò complessivamente tra i 12.000<ref name="nota1005"/> ed i 24.000 [[Scudo pontificio|scudi pontifici]].<ref name="nota1006">{{cita|Ugo Onorati|p. 15|cidOnorati1}}.</ref>
 
====La controfacciata====
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{{Vedi anche|Parrocchie della sede suburbicaria di Albano}}
 
La [[parrocchia]] della basilica di San Barnaba è la più importante del comune di Marino e della [[Vicariato|vicarìa]] omonima, ed il suo [[parroco]] dal [[1731]] ha la qualifica di [[Abate mitrato|abate mitrato ''nullius diocesios'']].<ref name="nota1112">''Gli abati parroci di Marino'', in ''Il Marinese'', anno II nº 37 (12 dicembre 1954), p. 5.</ref> La parrocchia riveste anche grande importanza nella diocesi: è l'unica [[Basilica (cattolicesimo)|basilica]] del territorio oltre alla [[Cattedrale di San Pancrazio (Albano)|basilica cattedrale di San Pancrazio]] ad [[Albano Laziale]], ed il suo [[Capitolo (canonici)|capitolo]], come già accennato, venne riconosciuto primo per importanza ed antichità assieme a quello della [[Collegiata di Santa Maria Assunta (Ariccia)|collegiata di Santa Maria Assunta]] ad [[Ariccia]] in seguito ai [[Concilio|sinodi diocesani]] del [[1668]],<ref name="notacanonici1">Emanuele Lucidi, ''[http://books.google.com/books?id=kTIBAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=emmanuele+lucidi&hl=it#PPP1,M1 Memorie storiche dell'antichissimo municipio ora terra dell'Ariccia, e delle sue colonie di Genzano e Nemi]'', parte II cap. III p. 340.</ref><ref name="notacanonici2">{{cita|Gaetano Moroni|vol. LVII p. 180|cidMoroni}}.</ref> del [[1687]]<ref name="notacanonici1"/><ref name="notacanonici2"/> e del [[1847]].<ref name="notacanonici2"/>
 
La parrocchia è popolata da circa 8500 anime<ref>[http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new/bd_edit_info.edit_parret?id_p=3010064&cod_reg=E10&cod_dioc=301 CCI - Dati Istituto sostentamento per il clero, 2006] {{collegamento interrotto}}</ref> e si estende per una parte del [[centro storico di Marino]] (occupando il [[rione Santa Lucia]], il [[rione Castelletto]], il [[quartiere Acquasanta]], il [[quartiere Vascarelle]], il [[quartiere Civitella]] ed il [[quartiere Villa Desideri]]) e in alcune località del territorio comunale (Monte Crescenzo, Campofattore, Pascolari di Castel Gandolfo, Castagnole).