Delitto di Novi Ligure: differenze tra le versioni

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Nel frattempo il trambusto generatosi ha attirato Gianluca, che era al piano superiore, dove si stava preparando a fare il bagno, essendo appena tornato da una partita di [[pallacanestro]], durante la quale aveva corso e sudato. Gianluca scese al pian terreno e assistette impotente e atterrito all'omicidio della madre<ref name="figli">P. De Pasquali, ''Figli che uccidono. Da Doretta Graneris a Erika & Omar'', Rubbettino, Soveria Mannelli, 2002, p. 138</ref>. Accortisi della sua presenza, i due fidanzatini rivolsero la loro furia contro di lui: Gianluca fu colpito una prima volta al piano terra dalla sorella, come dimostrato da uno schizzo di sangue del bambino rinvenuto sul cavo del [[telefono]] della [[cucina (architettura)|cucina]], dopodiché i due accompagnarono il ragazzo al piano superiore, come verrà provato dalle gocce di sangue della giovane vittima rinvenute anche sulle scale, cercando di calmarlo. Nella foga, i due assassini lasciarono orme insanguinate sulle scale e manate sul muro, oltre a goccioline ematiche provocate dai coltelli. Erika sospinse il fratellino verso il bagno dicendogli di volerlo aiutare a lavarsi e medicargli la ferita, ma Gianluca era in preda al panico e cercò rifugio nella camera di Erika: senza via di scampo, fu raggiunto da ulteriori coltellate<ref name="corriere">{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/27/massacro_poi_lavarono_coltelli_Novi_co_0_0105274569.shtml |titolo=«Il massacro, poi lavarono i coltelli» Novi Ligure, la ricostruzione degli investigatori. Erika e Omar non premeditarono il delitto |editore=Il Corriere della Sera |data=27 maggio 2001}}</ref>.
 
Nel frattempo, per evitare che i vicini udissero le grida, Erika alzò al massimo il volume dello stereo, sulla cui manopola furono rilevate altre tracce ematiche<ref name=figli/>. Nei piani dei due assassini probabilmente non vi era l'eliminazione di Gianluca, ma la sua presenza imprevista sulla scena del crimine e la sua reazione ne fecero uno scomodo testimone; forse dopo un veloce conciliabolo fu presa la decisione di eliminarlo. Gianluca, con le poche forze rimaste, tentò di scappare cercando rifugio nel bagno, ove fu preso in trappola dagli assassini: inizialmente Erika cercò di avvelenarlo facendogli bere della polvere [[Rodenticida|topicida]], di cui vennero poi repertate tracce vicino alla vasca da bagno, nel pianerottolo del piano superiore e nelle scale, poi lo buttò nella vasca piena d'[[acqua]] tentando di affogarlo. Nella frenesia entrambi i tentativi fallirono, mentre Gianluca continuava a difendersi disperatamente, mordendo Omar nella zona della prima piega interdigitale della mano destra, procurandogli una ferita sanguinante. A quel punto, avendo con sé ancora uno dei coltelli usati per uccidere Susy, i due ricominciano a colpirlo<ref name="corriere"/> per un successivo quarto d'ora, fino a togliergli la vita<ref name="ilm">{{Cita web |url=http://www.ilmessaggero.it/blog/marida_lombardo_pijola/assumereste_erika_de_nardo_io_si/0-37-1742.shtml |titolo=Assumereste Erika De Nardo? Io sì |data=14 gennaio 2013}}</ref> con 57 coltellate.
 
Compiuto il crimine, i due ragazzi tornarono al piano terra, dove scoppiò una discussione tra i due circa l'opportunità di aspettare il rientro del padre della ragazza per uccidere anche lui: Erika insistette, ma Omar si sentiva troppo stanco e le intimò di fare da sola, dopodiché i ragazzi cercarono di lavare il sangue dagli ambienti, senza riuscirvi; lavarono comunque le armi per tentare di cancellare le impronte<ref name="corriere"/>. Un coltello fu gettato nei rifiuti chiuso in un sacchetto insieme con un paio di guanti, mentre l'altro restò nella casa, sul pavimento della cucina. Alle 20:50 Omar lasciò la casa dalla porta principale e se ne andò in motorino, venendo visto da un passante che, notandone i pantaloni insanguinati, l'indomani ne informò i Carabinieri.<ref>{{Cita web |url=http://www.dirittodicronaca.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9681:erika-e-omar-97-coltellate-gli-assassini-di-novi-ligure-e-la-chiamano-normalita&catid=89:anno-2011&Itemid=134 |titolo=Erika e Omar: 97 coltellate. Gli “assassini di Novi Ligure”... e la chiamano normalità |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140426235820/http://www.dirittodicronaca.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9681:erika-e-omar-97-coltellate-gli-assassini-di-novi-ligure-e-la-chiamano-normalita&catid=89:anno-2011&Itemid=134 |dataarchivio=26 aprile 2014 |urlmorto=sì}}</ref>