Decollo: differenze tra le versioni

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{{F|aviazione|maggio 2009}}
Il '''decollo''' è la fase di volo in cui l'[[aeromobile]] acquista la velocità necessaria che garantisce la [[portanza]] dell'[[Ala (aeronautica)|ala]], quindi il sostentamento in [[volo]], e si solleva dal suolo. Le modalità in cui avviene sono molte e dipendono dal tipo di aeromobile, dalla lunghezza della [[Pista d'atterraggio|pista di decollo]], dall'intensità e direzione del [[vento]] e dalla [[densità]] dell'aria, che a sua volta è determinata dalla [[temperatura]] al suolo e dall'[[altitudine]] dell'[[aeroporto|aviosuperficie]] o aeroporto.
 
==Descrizione==
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Di fondamentale importanza, durante la corsa di decollo, è il superamento di alcune velocità specifiche individuate sulla base delle caratteristiche dell'aeromobile e della pista:
*V1 o ''velocità di decisione'': dopoil averraggiungimento chiamatodi tale velocità deve essere annunciato a voce dai piloti e, una volta raggiunta la "V1", il decollo non può essere abortitoannullato anche in caso di eventuali guasti. Tuttaviaproblemi, dopoin averequanto superatooltre la V1 ilè decolloimpossibile puòevitare esseredi ancoraoltrepassare abortitoil intermine casodella pista di avariedecollo, moltoanche gravifrenando perchécon tale manovra non sarebbe piùla senzamassima rischiintensità.
*Vr o ''velocità di rotazione'': il pilota agisce sull'[[piano di coda|equilibratore]] sollevando il muso dell'aereo e staccando le ruote dal suolo. Appena il [[variometro]] indica una [[velocità variometrica]] positiva viene retratto il [[carrello d'atterraggio|carrello]].
*V2 o ''velocità di sicurezza'' per il decollo: il pilota può continuare la sua manovra senza rischi anche in caso di piantata al [[motore]]. La V2 è la velocità raggiunta la quale un aereo plurimotore, una volta sollevatosi dal suolo, raggiunge l'altezza di 15 metri sopra l'ostacolo anche in caso di avaria a uno dei motori.
 
Per i più comuni [[aereo di linea|aerei di linea]], come ad esempio un [[Boeing 737]], la velocità necessaria per decollare varia tipicamente tra i 250 e i 290 [[km/h]] (150-180 miglia orarie, 130-155 [[Nodo (unità di misura)|nodi]]). Gli aerei più leggeri, come un piccolo [[Cessna]], sono invece in grado di decollare intorno ai 100 km/h, e gli [[ultraleggero|ultraleggeri]] a velocità anche inferiori ai 50 km/h. L'aereo supersonico [[Concorde]] era un caso a parte, in quanto la sua velocità di decollo tipica, necessaria affinché l'[[ala a delta]] di cui era dotato potesse fornirefornisse sufficiente [[portanza]], si aggirava intorno ai 198 nodi (366 [[km/h]]). La corsa di decollo varia da più di un chilometro per gli aerei grandi ai 300-400 metri per i piccoli monomotori a meno di 100 m per ultraleggeri e aerei [[STOL]] (Short Take Off and Landing).
 
L'effetto giroscopico in decollo fa sì che tutti gli aerei a [[elica]] monomotore tendano a girare a sinistra (alcuni in cui l'elica gira dall'altra parte a destra), e il pilota con i pedali deve correggere questa tendenza.