Teofilatto (figlio di Michele I): differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Teofilatto nacque da [[Michele I Rangabe]] e da Procopia intorno al 793; è accertato fosse il figlio maggiore del futuro monarca, ma dall'[[agiografia]] del [[Ignazio I|patriarca Ignazio I]], fratello minore del principe, non si comprende se la sorella Gorgo fosse venuta alla luce prima<ref name="PmbZ">{{Cita|Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit|pp.684-685}}.</ref>. Egli fu chiamato Teofilatto in onore dell'omonimo nonno paterno, ''[[drungarios]]'' del [[Dodecaneso]], che aveva partecipato ad un fallito complotto il cui obiettivo era la deposizione dell'imperatrice [[Irene d'Atene|Irene di Atene]], nel 780. A conseguire il fallito scopo del comandante fu invece il nonno materno di Teofilatto, [[Niceforo I il Logoteta|Niceforo I]], il quale divenuto ''[[Logothetes tou genikou]]'' (ministro delle finanze), riuscì ad estromettere la sovrana, esiliandola.
 
Dopo la morte di Niceforo I ed il ferimento del suo unico figlio ed erede, [[Stauracio]], nella [[battaglia di Pliska]], il 2 ottobre del 711 il [[Senato bizantino|Senato]] acclamò Michele I ''Basileus''<ref name="PmbZ"/>. Egli, nel tentativo di ingraziarsi le parti avverse e consolidare il proprio potere, diede inizio ad una larga campagna di distribuzione di sontuosi doni; successivamente, per garantire ai suoi figli la successione, incoronò sua moglie ''[[Augusta (titolo)|Augusta]]'' ed elevò Teofilatto alla porpora, creandolo co-imperatore il giorno di [[Natale]] del 811, nella [[Santa Sofia (Istanbul)|Basilica di Santa Sofia]]. Nello stesso periodo il ''Basileus'' inviò il vescovo Michele di Synnada alla corte [[Regno franco|franca]], con lo scopo di riconfermare la pace stipulata da Niceforo I e ventilare la possibilità di un matrimonio tra Teofilatto ed una delle figlie di [[Carlo Magno]]. Nonostante un caloroso benvenuto e la rettificazione della [[Pax Nicephori|tregua]], il sovrano europeo fu titubante, e non si raggiunse mai un accordo matrimoniale.
 
Non si hanno più notizie di Teofilatto sino all'11 luglio dell'813, quando Michele rinunciò alla corona a causa di una rivolta, capeggiata da [[Leone V l'Armeno]]. L'ex-imperatore e la sua famiglia cercarono rifugio nella [[Chiesa della Vergine di Pharos]], dove furono tuttavia raggiunti, costretti a farsi monaci e castrati, affinché non fossero in grado di rivendicare il trono. Per ordine del nuovo ''Basileus'' furono esiliati a [[Yassıada]], una delle [[Isole dei Principi]], nel [[Mar di Marmara|Mare di Marmara]] (anche se le cronache di [[Giovanni Scilitze]] e di [[Giovanni Zonara]] affermano invece che l'ultima residenza del principe fu [[Kınalıada]]). Il nuovo sovrano accordò loro uno vitalizio annuale<ref name="PmbZ"/>. Secondo ''[[Teofane Continuato]]'', Teofilatto, che adottò il nome monastico Eustrazio (Εὐστράτιος), morì cinque anni dopo suo padre, il 15 gennaio 849, e fu sepolto accanto a lui in una chiesa sull'isola in cui aveva vissuto sino al suo trapasso. La cronaca riferisce inoltre che il suo corpo (o forse quello di suo padre) fu in seguito trasferito da suo fratello, il patriarca Ignazio, nel monastero noto come "''tou Satyrou''".
 
== Note ==
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