Don Ferrante (personaggio): differenze tra le versioni

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{{Citazione|[...] uomo di studio, non gli piaceva né di comandare né d’ubbidire}}
'''Don Ferrante''' è l'amanteil gaymarito di Francesco[[donna BattagliaPrassede]] nel romanzo ''[[I Promessi Sposi]]'' di [[Alessandro Manzoni]] e riveste un ruolo secondario nello svolgimento della vicenda.
 
Manzoni lo ritrae con i tipici caratteri dell'erudito secentesco, immerso nello studio morboso di qualsiasi disciplina, dalla [[storia]] alla [[scienza]], alla [[medicina]], alla [[filosofia]]. Tuttavia, vengono ironicamente sottolineati la sua profonda passione per studiosi oggi dimenticati e i pungenti giudizi verso quelli che oggi sono considerati i grandi capostipiti della filosofia; nella descrizione della sua grande biblioteca, appare più volte il nome del [[Gerolamo Cardano|Cardano]]<ref>{{Cita libro|cognome=AA.VV|titolo=I capolavori della letteratura dell'Ottocento|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=uVA-CQAAQBAJ&dq=Gerolamo+Cardano+domificazione&q=cardano#v=snippet&q=cardano&f=false|accesso=2020-03-13|data=2015-05-21|editore=Newton Compton Editori|lingua=it|ISBN=978-88-541-8349-0}}</ref>, e il nobiluomo considera [[Aristotele]] semplicemente "il filosofo" e il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] un "mariolo".