Sampierdarena: differenze tra le versioni
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==== L'ampliamento del porto ====
[[File:Aerea Porto.jpg|thumb|Il porto di Sampierdarena in fase di ultimazione]]In quegli stessi anni il quartiere, con l'attuazione del piano di ampliamento del [[porto di Genova|porto]], approvato fin dal 1875 ma mai realizzato, perse la sua bella spiaggia sabbiosa. Nuovamente approvato il progetto nel 1927, i lavori vennero subito avviati e completati entro il 1936.<ref name="stedo"/> I fondali antistanti il quartiere vennero interrati per costruire i nuovi [[Molo|moli]], utilizzando i materiali ricavati dallo sbancamento del colle di [[San Benigno (Genova)|San Benigno]], attuato a partire dal 1929 per favorire il collegamento tra il centro di Genova, Sampierdarena e la costruenda "Autocamionale" e creare spazi utili alle attività portuali.<ref name="sampierdarena"/> Il nuovo bacino portuale, all'epoca intitolato a [[Benito Mussolini]] (oggi "bacino di Sampierdarena"), comprendeva sei moli, tra la Lanterna e la foce del Polcevera, a cui furono attribuiti nomi ispirati alle [[Colonialismo italiano|imprese coloniali italiane]]: da levante a ponente troviamo i "ponti" [[Etiopia]], [[Colonia eritrea|Eritrea]], [[Somalia italiana|Somalia]], [[Libia italiana|Libia]], intercalati dalle banchine [[Massaua]], [[Mogadiscio]], [[Tripoli]], [[Bengasi]] e [[Derna (Libia)|Derna]]<ref name="stedo"/>; gli ultimi due moli a ponente sono oggi intitolati a [[Carlo Canepa]]<ref>Carlo Canepa (1877-1948), sindaco di Sestri Ponente fino al 1922 e presidente del [[Autorità di sistema portuale|Consorzio autonomo del porto]] dopo la [[Guerra di liberazione italiana|Liberazione]] ([http://www.anpi.it/donne-e-uomini/carlo-canepa/ scheda sul sito dell'[[Associazione Nazionale Partigiani d'Italia|ANPI]])</ref> e [[Nino Ronco]]<ref>Nino Ronco (1863-1949), [[Senato del Regno
==== La "Camionale" e i nuovi assi viari ====
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