Nicola Antonio Pedicino: differenze tra le versioni

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Nato a San Giuliano del Sannio da Francesco e Vittoria Rossi, dopo i primi studi compiuti a Sepino, si licenziò presso il Collegio di Lettere e Filosofia di Campobasso, per laurearsi a soli 22 anni in Medicina presso l'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]]<ref>{{Cita|Giordano|p. 4}}</ref>.
 
Nonostante la laurea non esercitò mai la professione medica perché fu ben presto attratto dal fascino delle scienze naturali, al pari di altri altri medici dell'epoca come [[Michele Tenore]], [[Domenico Cirillo]] e [[Giovanni Gussone]]). Fu proprio il Tenore, ormai anziano, ad avvicinarlo agli studi di botanica. Ma il suo vero maestro fu il più giovane [[Vincenzo Tenore]], nipote del "padre della botanica napoletana" ma già professore presso l'Università<ref name=":1">{{Cita|Giordano|p. 5}}</ref>. Fu grazie a questa assidua frequentazione con i due illustri rappresentanti e docenti di scienze naturali che il giovane Pedicino ottenne nel 1861, contemporaneamente alla laurea, anche la nomina a professore di Storia naturale per i Licei. Iniziò la sua carriera di docente presso il [[Scuola militare Nunziatella|Collegio Militare della Nunziatella]]<ref name=":1" />.

In questi stessi anni, il Pedicino si impegnò attivamente nei movimenti insurrezionali che agitavano tutta la Penisola: nel 1860 partecipò ad Isernia alla lotta contro la reazione borbonica e nel 1866 si battè nella [[Terza guerra d'indipendenza italiana|Terza guerra d'indipendenza]], ma fu fatto prigioniero degli Austriaci dopo la [[Battaglia di Bezzecca]] e fu internato per alcuni mesi in Croazia<ref>{{Cita|Giordano|p. 12}}</ref>.

Dopo aver insegnato presso vari Istituti tecnici e Licei napoletani<ref>{{Cita|Giordano|p. 6}}</ref>, fu chiamato nel 1872 come docente di Botanica presso la [[Scuola superiore di agricoltura di Portici|Scuola superiore agraria di Portici]], appena istituita. Qui fonda un [[Orto botanico di Portici|orto botanico]] (che oggi contiene una serra a lui intitolata) ed un laboratorio<ref name=":2">{{Cita|Enciclopedia italiana}}.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.centromusa.it/it/component/content/category/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=40&Itemid=225|titolo=Museo Botanico Orazio Comes|sito=www.centromusa.it|accesso=1º giugno 2018}}</ref>.
 
In seguito (1887) occupa la cattedra di botanica di Roma.