Ashkali: differenze tra le versioni

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Dal canto loro, i rom e le popolazioni maggioritarie li distinguono anch'essi chiaramente, nonostante non esistano dei tratti somatici decisivi per identificarli, poiché praticamente tutte le sfumature di fisionomia e di colore della pelle possono essere rappresentate, come d'altronde presso i rom (una tinta scura è malgrado ciò simbolicamente attribuita alla loro apparenza).
 
A seconda del paese, portano dei nomi differenti: il loro [[endonimo]] ancestrale ashkali è il più corrente nelle aree della ex-[[Jugoslavia]], dove sarebbero circa 80 000, quasi tutti in [[Kosovo]] (gli albanesi del Kosovo li chiamano "magjup" e li distinguono dai rom, che chiamano "gabelë",termine offensivo). Se ne incontrano circa 50.000 in [[ Macedonia del Nord|Macedonia]], dove sono chiamati "egyuptsi". In [[Albania]] sono conosciuti con i nomi di "jevg" o "evgjit" e il loro numero potrebbe arrivare a 60.000, mentre in [[Bulgaria]], dove sono chiamati "ag[y]upti", il loro centro urbano principale è [[Madan]], nei [[Rodopi]], che ospita 12.000 persone (20.000 altre sarebbero ripartite nel paese, soprattutto a est). In [[Grecia]] si chiamano comunemente "kyptoi", ma le autorità li denominano "mohamedani"; assai poco numerosi, vivono in [[Tracia]] e ad [[Atene]] (nel quartiere di Gazi). In [[Turchia]], dove non esistono stime sul loro numero, sono chiamati "kıpti". Qualche migliaio di balcano-egiziani vivono in [[Germania]], [[Svizzera]] e [[Francia]] come lavoratori stranieri o rifugiati. Al di fuori dal Kosovo, il nome "ashkali" è praticamente sconosciuto agli interessati.
 
== Origine ==