Gabriella Sica: differenze tra le versioni

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A partire dagli anni '80 inizia a svolgere un'intensa e generosa attività nell'ambito della poesia contemporanea, aggregando attorno alla rivista «Prato pagano», che dirigerà dal [[1980]] al [[1987]], molti poeti della cosiddetta "generazione dell'80" (detta anche della "parola ritrovata"). Lei stessa racconta, nell'introduzione a un libro di Flavia Giacomozzi, ''Campo di battaglia. Poeti a Roma negli anni ottanta (antologia di «Prato pagano» e «Braci»)'', come in quegli anni ci sia stata «una postura morale acquisita dai poeti giovani, l'aggiunta di un supplemento di interiorità che rappresentò un modo per ristabilire l'autenticità e la credibilità del fare poesia».
 
Nel 1981 è presente nell' antologia Poeti Folla&follia, a cura di Angelo De Florio con ritratti di Loretta Surico ed un discorsetto di Ruggero Jacobbi,Bari,Edizioni dal Sud e poi nella seconda edizione con il titolo La congiura dei Poeti, Roma edizioni la libreria Croce 2005.
 
Ha curato un convegno nel 1993 con poeti e critici i cui interventi sono stati raccolti a cura sua e di Maria Ida Gaeta ne ''La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana ''( Marsilio, 1995) e scritto un insolito libro sulla metrica come risorsa tecnica e umana della poesia, ''Scrivere in versi. Metrica e poesia'' (Pratiche [[1996]]; nuova edizione aggiornata e ampliata, il Saggiatore [[2003]], ora 2011, con l'aggiunta di una nuova ''Lettera sulla poesia'').
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Il 24 ottobre 2019 esce ''Tu io e Montale a cena''. ''Poesie per Zeichen'', libro in versi che segna il ritorno sulla scena poetica, a distanza di dieci anni dall’ultimo volume in versi di Gabriella Sica. ''Abstract'' di Interno Poesia Editore: "Un libro di poesie conviviali e di viaggio, di sgomento e compianto, in cui frammenti di memoria quotidiana restituiscono al lettore alcune folgorazioni, essenziali e reali, sulla figura di Valentino Zeichen. Un canzoniere in vita e in morte per ricordare un amico, per confrontarsi con l’ineluttabilità del tempo, per consegnare il ritratto di una Roma d’amore, culla di poeti e metafora di una lingua poetica viva, che dura oltre il destino di ognuno".
 
Nel 2019 la Biblioteca Nazionale di Roma,ha acquisito per la Galleria "Spazi 900" in occasione del convegno sulla rivista "Prato pagano" un suo ritratto con Beppe Salvia, della pittrice Loretta Surico.
 
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