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Rappresentare la realtà in bianconero coinvolge sia le arti pittoriche, sia la storia del cinema e della fotografia. Se agli albori di queste due ultime arti, la rappresentazione dei soggetti era obbligatoriamente in bianconero (non esisteva la pellicola a colori), con il tempo, riprendere in bianconero (cinema e fotografia) derivò solamente da una scelta artistica.
Nella Fotografia bianconero, determinare un metodo ripetibile e non casuale, con il quale attribuire agli elementi di una scena una consapevole gradazione di grigio è stata la ricerca d’elezione per ogni fotografo e cineasta del bianconero. Le problematiche annesse a tale ricerca sono tutte legate alla qualità della pellicola adoperata, la sua sensibilità e il suo sviluppo in funzione della sua esposizione. Le soluzioni iniziali per controllare la scala dei grigi, tutte empiriche, trovarono fondamento scientifico e pratico a opera di [[Ansel Adams]] che nel 1940 con il suo [[Sistema
[[File:Foto di Marco Fodde.tif|miniatura|723x723px|Fig. 1 - Ansel Adams descrisse con il suo Sistema
== Fotografia ==
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