Novara di Sicilia: differenze tra le versioni

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'''Novara di Sicilia''' (''Nuè'' in [[Dialetti galloitalici di Sicilia|dialetto galloitalico]]; ''Nuarra'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 445}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:12571255}} abitanti della [[città metropolitana di Messina]] in [[Sicilia]].
 
La località fa parte del circuito dei [[I borghi più belli d'Italia|borghi più belli d'Italia]]<ref>[http://www.borghitalia.it/html/borghi_sud_isole_it.php op. cit.]</ref>.
 
== Geografia fisica ==
Novara di Sicilia si trova al confine tra i [[monti Nebrodi]] e i [[Peloritani]] ede ha un territorio comunale di circa 4849&nbsp;km².
 
== Storia ==
Età preistorica: i ritrovamenti in contrada Casalini e le rudimentali abitazioni scavate all'interno della roccia Sperlinga, documentano l'esistenza di un complesso mesolitico. Età greco-romana: l'antica città romana di Noa è menzionata da [[Plinio]], che chiama i suoi abitanti “noeni”.
Nel IX secolo i [[berberi]] costruiscono un castello che diventa il nuovo centro della vita civile sostituendo quello nell'attuale contrada Casalini, abitato fino a tutta l'[[Bizantini|epoca bizantina]]. Intorno al 1061-72 si insedia una colonia di [[Lombardi di Sicilia|lombardi]], di religione cattolica con rito latino, probabilmente nei luoghi in cui sorge l'attuale paese. Nel 1171 è fondata da [[Ugo di Novara di Sicilia|sant'Ugo]], sotto re Ruggero II, l'[[Abbazia di Santa Maria di Novara|abbazia di Santa Maria Nucaria]], prima edificazione cistercense in Sicilia. Nel XIII sec.secolo viene edificata una struttura fortificata per opera di [[Ruggero di Lauria]]; nel 1298 l'abitato di Novara è già censito come ''castrum Nucariae''. XIV sec.secolo, terra e castello sono possedimento della famiglia di derivazione normanna [[Palizzi (famiglia)|Palizzi]] nelle persone di [[Palizzi (famiglia)#Nicol.C3.B2 Palizzi|Nicolò]] [[1299]] e [[Matteo Palizzi|Matteo]] nel [[1337]] e, in seguito, di [[Vinciguerra d'Aragona]] nel [[1364]] sotto il regno di [[Federico IV d'Aragona]].
 
* [[1641]], Investitura di Isabella Gioeni, principessa di Castiglione, moglie di [[Marcantonio V Colonna]].<ref>Pagina 8, Abate [[Francesco Sacco]], "''Dizionario geografico del Regno di Sicilia''", [https://books.google.it/books?id=v3WGCdFL0JoC], Palermo, Reale Stamperia, 1800</ref>
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Duomo di Novara di Sicilia 3.JPG|thumb|Panorama da Bazia.|sinistra]]
[[File:Monumenti di Novara uno.JPG|thumb|Chiesa di Sant'Antonio.|sinistra]]
[[File:Rocca Salvatesta (Novara di Sicilia) 05 10 2019 43.jpg|thumb|Il centro visto dalla vetta di Rocca Salvatesta.]]
[[File:Monumenti di Novara tre.JPG|thumb|Chiesa di San Nicolò.]]
[[File:Monumenti di Novara qua.JPG|thumb|Chiesa di San Giorgio.]]
[[File:Monumenti di Novara cin.JPG|thumb|Portale in arenaria.]]
[[File:Monumenti di Novara due.JPG|thumb|Monumento ai Caduti.]]
[[File:SS Maria Assunta, Novara di Sicilia.JPG|miniatura|laLa Festa dell'[[Assunzione di Maria|Assunta]] in Agosto.agosto]]
 
Il borgo sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l'antica Tindari, in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia, la [[Rocca Novara|Rocca Salvatesta]], che raggiunge i 13401 340 m. Le piccole case affastellate, la trama di vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi, i decori delle facciate, l'eleganza dei palazzi, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d'impronta medievale.
 
Le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l'architettura del centro storico. L'arenaria è stata utilizzata nelle costruzioni civili e con elaborazioni di grande pregio in quelle religiose, dove sono presenti anche molti elementi architettonici realizzati in cipollino, un'altra pietra locale, rossa e marmorea. L'uso della pietra, che sul territorio affiora un po' ovunque, testimonia l'importanza dell'arte dello scalpellino che si tramandava di padre in figlio, fino al deplorevole arrivo del cemento (ma oggi il nobile mestiere viene ripreso con buoni risultati).
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Più raccolta e graziosa è la ''Chiesa di San Francesco'' del secolo XIII,<ref name="Gaetano Borghese-70">{{Cita|Gaetano Borghese|pp. 70}}.</ref> la più antica e piccola del borgo: francescana, appunto, con un tetto-soffitto di arte povera. Nel quartiere intorno alla chiesa sorge per contrasto Villa Salvo, superba e elegante, con lo stemma del casato. Poco distante si trova la ''Chiesa dell'Annunziata'' (secolo XVII) a tre navate con colonne in pietra a sezione quadrata e diversi capolavori, tra cui un organo a canne del ‘700 e il gruppo gaginesco dell'Annunciazione: tre statue in marmo pario decorato, scolpite nel 1531 dal toscano [[Giovan Battista Mazzolo|Giovambattista Mazzola]].<ref>{{Cita web|url=http://2.115.212.60/novara/la_citt%C3%A0/chiese/La_chiesa_dell_Annunziata.aspx|titolo=Chiese » La Città » Comune di Novara di Sicilia|accesso=2017-07-21|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nella parte alta del paese sorge la ''Chiesa di [[Ugo di Novara di Sicilia|sant'Ugo abate]]'' (secolo XVII),<ref>{{Cita|Gaetano Borghese|pp. 72}}.</ref> in corso di restauro. Costruita con il monastero cistercense, successivamente distrutto, conserva un imponente reliquario ligneo, la giara di Santsant'Ugo (in realtà un vaso arabo di bella fattura), un crocifisso ligneo e un dipinto su tavola dello Stetera, L'Annunciazione (1570).
 
Al centro del paese è situata la ''Chiesa di San Nicolò'' (secolo XVII) recentemente restaurata, con il suo artistico prospetto in cima a una grande gradinata in pietra. Nella parte bassa del borgo si trovano invece le monumentali ''chiesa di San Giorgio Martire'' e ''[[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Novara di Sicilia)|chiesa di Sant'Antonio Abate]]'', entrambe a tre navate.<ref name="Gaetano Borghese-73">{{Cita|Gaetano Borghese|pp. 73}}.</ref> La prima, secentesca, oggi adibita ad auditorium, presenta sulla facciata principale un gioco di rimandi con il colonnato interno su cui poggiano i tetti; interessante il soffitto centrale a cassettoni. Ancora più suggestiva la cinquecentesca Chiesa di Sant'Antonio, che conserva il portale in stile normanno e la torre campanaria a guglia, sontuosa e finemente decorata, oltre a custodire statue lignee e dipinti su tela.
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Per robusti appetiti di montagna ci sono i frittui, carne di maiale mista a lardo, lessa insieme a cotiche, trippa, polmone, cuore, fegato dello stesso maiale.<ref>[http://www.borghitalia.it/pg.base.php?id=6&lang=it&cod_borgo=802 op. cit.]</ref>
 
Un prodotto tipico è il '''[[maiorchino]]:''' formaggio pecorino storico dei [[monti Peloritani]], inserito tra i [[Presidi di Slow Food]]. Ogni anno, in occasione del Carnevale, si svolge il "''torneo del Maiorchino''". La prima manifestazione popolare della “''maiorchìna''” a Novara di Sicilia, dovette avere inizio nel primo trentennio del 1600. E ancora oggi si pratica con entusiasmo e partecipazione, seguendo le solite, vecchie e poche regole che governano il giuocogioco. È un giuocogioco di abilità ma soprattutto di fortuna, tramandato ai posteri per la naturale continuazione. Il giuocogioco consiste nel lanciare la “maiorchìna”, facendo leva sul piede di appoggio fermo (pedi fermu) sul punto segnato, senza alcuna rincorsa, lungo il percorso che va dall’inizio della via Duomo. Come se si sfogliasse un vocabolario antico, si pronunciano, durante il giuocogioco, parole di lingue diverse. Si ascoltano parole ede accenti arcaici; sono parole che non si ripetono nell’anno, ma soltanto in occasione della sagra invernale novarese che si svolge nel periodo di Carnevale (giorni clou sono la domenica e il martedì grasso).
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune di Novara di Sicilia fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: [[regione agraria]] n. 3 (Alto Fantina e Alto Mela)<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g08-43/g08-43-p7.html|titolo=GURS Parte I n. 43 del 2008|accesso=21 maggio 2014}}</ref>.
 
== Note ==