Codice della strada: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Le strade degli [[antichi romani|antichi Romani]] non furono le sole a solcare l'Italia, eppure costituirono una delle prime reti più organizzate. All'inizio si presentavano come sentieri polverosi e irregolari, ma in seguito furono trattate con maggior cura, diventando sempre più preziose per le necessità militari, commerciali e di comunicazione fra le varie province. Ai loro lati spuntarono [[Pietra miliare|pietre miliari]], locande per mangiare e dormire, fontane per bere e stazioni per il cambio dei cavalli.
 
Si sa che [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]], un anno prima della sua morte, promulgò la [[Lex Iulia Municipalis]]. Questa legge comprendeva un insieme di regole riguardanti l'accesso e la conduzione dei carri all'interno della città. Ai mezzi pesanti, per esempio, era vietato il transito dall'alba sino al pomeriggio inoltrato. Tale divieto, però, non toccava i veicoli della nettezza urbana, quelli utilizzati per i [[materiali da costruzione]] di edifici pubblici o di culto e i carri che trasportavano sacerdoti e sacerdotesse durante le cerimonie.
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La prima norma dello stato italiano unitario in tema fu la [[legge 20 marzo 1865, n. 2248]] (ALL. D), che stabiliva alcune regole sulla velocità e il corretto comportamento per i conducenti dei veicoli a trazione animale. In seguito alla grande diffusione delle [[biciclette]], furono previste le prime targhe veicolari italiane, con il R.D. 16 dicembre [[1897]], n. 540 che introduceva l'obbligo di dotare i velocipedi di una targa comunale.
 
Durante il [[ventennio fascista]] il regio decreto 2 dicembre 1928, n. 3179 introdusse l'attuale sistema di targhe automobilistiche, con sigle delle province in luogo dei numeri rossi che individuavano i veicoli in precedenza, seguito dal regio decreto 8 dicembre [[1933|1933,]] n. 1740 che raccoglie un organico e importante insieme di normative stradali. Nel [[secondo dopoguerra italiano]] - durante l'estate del [[1959]] - entrò in vigore il ''Testo Unico sulla circolazione stradale'', approvato con il dD.P.R. 15 giugno [[1959|1959,]] n. 393, composto da 147 articoli, più i 607 dell'annesso regolamento, rimasto in vigore sino al 1992 con l'emanazione del nuovo codice col [[d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285]], successivamente modificato dal decreto-legge 27 giugno 2003, n. 151, convertito in legge n. 214 del 1º agosto [[2003]], che introdusse la [[patente a punti]].
 
=== Stati Uniti d'America ===
Ancora agli inizi degli [[anni 1990|anni' 90novanta]] del [[XX secolo]] negli [[USA]] non si era giunti a una totale unificazione e armonizzazione dei codici della strada dei singoli [[Stati federati degli Stati Uniti d'America]], che gestiscono gli esami di guida e il rilascio della relativa patente. Compaiono quindi alcune differenze nel diritto di precedenza nelle rotatorie e nella svolta a sinistra.<ref name="cita|Watzlawick|p. 33">{{cita|Watzlawick|p. 33}}.</ref>
 
La maggior parte dei cartelli contiene brevi indicazioni scritte, mentre grafiche internazionali sono state introdotte in modo relativamente lento. L'uso del segnale di stop è generalmente più frequente che in Europa continentale, anche in aree dove la visibilità dell'incrocio è buona.<ref name="cita|Watzlawick|p. 33"/>
 
È consentito il soprasso sia da sinistra chesia da destra.<ref>{{cita|Watzlawick|p. 34}}.</ref> Il codice della strada non impone il soccorso a terzi non coinvolti, anzi l'intervento se giudicato inadeguato potrebbe determinare citazioni in giudizio per negligenza da parte dell'assistito.<ref>{{cita|Watzlawick|p. 37}}.</ref>
 
== Note ==